Da Londra a Parigi in Bici: alla scoperta della Avenue Verte

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AEMORGAN

Sapevate che si può andare in bici da Londra a Parigi? O meglio, sapevate che esiste una pista ciclabile “ufficiale” che collega la capitale inglese con quella francese? O almeno questo è quello che vogliono farci credere.

La Avenue Verte è un epocale sentiero che collega Inghilterra e Francia, i cui lavori hanno preso il via nel 2012 in occasione delle Olimpiadi di Londra. Probabilmente pensavano che i francesi si sarebbero riversati in massa in terra d’Albione, e che gli aerei e l’Eurostar non ce l’avrebbero fatta a contenerli tutti. Sta di fatto che le olimpiadi sono finite da un pezzo, e la Avenue Verte è ancora lungi dall’essere completata.

Ciò non vuol dire che non sia percorribile. Anzi, in molti si sono cimentati nell’impresa Londra-Parigi, e la lunga pista ciclabile è già stata definita “leggendaria”. Almeno stando alle parole dei curatori del sito ufficiale della Avenue Verte. Dal sito si apprende che vari tratti sono ancora incompleti, mentre altri sono solo temporanei e verranno sostituiti. Da fonti esterne (leggasi: Wikipedia) si apprende invece che molti tratti della pista sono in pessime condizioni perché non asfaltati, e non adatti a bici da strada, ma più a una mountain bike.

Ma quindi, com’è organizzata questa pista? In Inghilterra, dov’è chiamata Greenway, l’itinerario corrisponde alla Route 21 del National Cycle Network. Sì, avete presente quelle piste blu con il simbolo del ciclista che sporadicamente si vedono a Londra? Quelle fanno parte di un più ampio itinerario ciclabile che a quanto pare sembra sia molto esteso e funzioni anche bene al di fuori della City. Il sottoscritto non può garantire, perché purtroppo è inchiodato alle leggi delle Boris bikes che gli impediscono di andare oltre una porzione limitata della Zona 2.

Il punto ideale di partenza della Greenway sarebbe la St. Paul’s Cathedral, e via percorrendo verso sud, per 160 km, fino al porto di Newhaven. Poi, dal momento che non hanno ancora costruito un ponte sulla Manica, e le bici sono notoriamente mezzi non anfibi, vi toccherà prendere un traghetto.

Ecco, questa è un po’ la fregatura dell’intero concetto: dal nome stesso del progetto la mega pista ciclabile punta al basso impatto che andare in bici ha sull’ambiente… e poi bisogna prendere un traghetto, che sicuramente non va a forza di braccia di schiavi che remano.

Per non parlare del fatto che dire che si può andare da Londra a Parigi in bici in un’unica soluzione è un po’ come dire che prendendo la Salerno-Reggio Calabria da un capo all’altro si arriva a destinazione nel giro di poche ore.

Ma diamo per vero il fatto, e approdiamo al porto di Dieppe. Da lì la Avenue Verte riprende da Arques-La Bataille e si interrompe a Forges-les-Eaux. L’illusione di arrivare fino a Parigi si spezza di nuovo, ma gli organizzatori dell’impresa spergiurano che la pista ciclabile sarà completata. Io personalmente ci credo, ma giusto perché non siamo in Italia.

Nel frattempo i ciclisti non demordono e seguono i due percorsi provvisori che arrivano a Parigi, che si separano a Saint-Germer-de-Fly per riconfluire a Conflans-Ste-Honorine: le opzioni sono passare per la Val d’Oise, oppure per la regione del Vexin. In ogni caso chi l’ha percorsa decanta paesaggi idilliaci che hanno incantato all’epoca anche i pittori impressionisti.

Chissà cosa ne penserebbe davvero il nostro Boris.