La truffa del risciò a Londra, chiesti £ 206 per una corsa in città

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AEMORGAN

Proprio qualche mese fa, fece scalpore la notizia di un turista belga che si rivolse a Bruxelles per denunciare l’atteggiamento discriminatorio del Comune di Venezia nei confronti dei turisti, affermando che “Entrare in un museo, navigare su Internet o andare al bagno può essere gratuito, poco costoso oppure molto costoso: dipende da dove si abita o dove si è nati”.

Una frase che ha suscitato lo sdegno internazionale con l’Unione Europea che si è riservata il diritto di prendere dei provvedimenti contro l’amministrazione della città lagunare.

Ma purtroppo quando si parla di Italia sono tutti bravi a puntare il dito contro (e in effetti siamo anche noi Italiani i primi che si aspettano che cose simili accadano del nostro paese). Ma questa volta, la truffa bella e buona non ha avuto luogo nel Bel Paese, bensì nel Regno d’oltremanica e, per essere più specifici, nel cuore della metropoli londinese: Oxford Street. La notizia è diventata subito di dominio pubblico, diffondendosi grazie a un video girato da un taxista intervenuto sul luogo della truffa diventando fonte di sdegno per tutti i quotidiani e londoners che ne sono venuti a conoscenza. 

Natura del raggiro è stato un giro in risciò; se vi è mai capitato di passare per le vie principali della capitale inglese avrete senz’altro avuto modo di notare quanto il fenomeno sia diffuso e quante persone sono accostate sui marciapiedi, in attesa di portare qualche turista a spasso pedalando.

Ma quella che doveva essere una bella esperienza divertente è diventata un incubo per una donna e i suoi due figli che, per percorrere la tratta che va da Oxford Circus a Marble Arch, (1 miglio di distanza che si percorre in massimo una decina di minuti a piedi) si sono sentiti domandare ben £206 che corrispondono circa a 295euro per la corsa. Nella scena ripresa dal taxista, le immagini mostrano anche l’intervento della polizia, che accusa l’autista di risciò di estorcere denaro dai passeggeri.

L’uomo invece è l’unico che continua ad affermare che il conto non è una truffa, bensì conforme al suo listino prezzi, rifiutandosi di rendere il danaro nonostante le proteste di quello che sembra essere il figlio della donna, che ha pagato £100 per la tratta.

L’autista che si è fermato a riprendere la scena ha dichiarato al London Evening Standard che la tariffa era oltraggiosa, ritenendosi disgustato rispetto a quello di cui era stato testimone ed aggiungendo che, per la stessa tratta, in taxi i turisti avrebbero pagato al massimo la cifra di £7 (10euro).

Solitamente i guidatori di risciò addebitano il loro prezzo al minuto e in relazione al numero di persone, e quindi il prezzo può facilmente arrivare a raggiungere cifre importanti. La donna, non avendo una buona conoscenza della lingua inglese, ha acconsentito ad un prezzo di £10 al minuto e dunque la corsa, durata secondo l’autista circa 10 minuti, contando i 3 passeggieri, ha consentito all’autista di ipotizzare il prezzo richiesto, tra lo sdegno generale di tutti i testimoni della vicenda.

La Segreteria Generale dei Licensed Taxi Drivers’ Association ha commentato che moltissimi passeggeri, soprattutto provenienti dall’Est, si sono lamentati dei prezzi salati che hanno dovuto pagare per un giro in risciò, subendo anche delle minacce quando hanno contestato il prezzo. I conti stimati più alti si aggirano dai £200 ai £300 da Selfridges ad Harrods (circa una mezz’ora a piedi) e il record attuale è di £820 (ben 1.170euro!)

Quindi, se volete un consiglio spassionato, se non avete voglia di camminare per raggiungere qualche posto che si trova a breve distanza e volete godervi il panorama, piuttosto salite al secondo piano di uno di quei rossi double-deck. Se non altro eviterete di rovinarvi la giornata e farete un favore al vostro portafogli (la corsa in bus costa solo £1,50)!