Intervista a Luca Mezzalira: geek italiano d’oltremanica

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AEMORGAN

La casistica delle tipologie di italiani che si sono trasferiti a Londra (o più in generale in Inghilterra) è lunga.

Dai più ai meno specializzati il caleidoscopio di connazionali d’oltremanica è vario e tra questi non mancano gli addetti ai lavori in ambito informatico: developers, designers, scrum masters, agile coach… e chi più ne ha, più ne metta.

Per onorare questa categoria, oggi vogliamo parlarvi (e parlare) di Luca Mezzalira, developer DOC di Padova, trapiantato da poco più di un anno prima a Bristol, poi a Londra e oggi felicemente residente sempre nella capitale del Regno Unito.

Parlaci un pò di te Luca. Cosa fai nella vita (lavoro e non solo)?

Sono un Geek, forse più nerd che Geek ma Geek è la versione cool del nerd perciò diciamo un Geek.
Attualmente lavoro come Technical Lead e Agile Coach in un’azienda che si occupa di giochi.
Le mie giornate trascorrono tra una riunione e l’altra dove nel frattempo cerchiamo di portare avanti, con il mio team alcuni progetti interni.
Il dipartimento è composto da un centinaio di persone e spesso seguire tutto è impossibile però provo a fare del mio meglio e cerco di fare lo stesso con i ragazzi che lavorano nel mio piano.
Inoltre, essendo appassionato del mondo Agile, seguo gli Scrum Masters del mio dipartimento cercando di risolvere problemi quotidiani, portandoli a trovare risposte per diventare più indipendenti e autonomi nel proprio ruolo.

Da quanto tempo ti sei trasferito (stabilmente) a Londra e cosa ti ha portato a trasferirti in Inghilterra?

Mi sono trasferito a gennaio 2014, quindi non molto tempo fa.
Sono venuto perché stavo facendo una consulenza a Bristol e mentre ero là alcuni head hunters mi hanno contattato trovando il mio profilo interessante.
Ho fatto un colloquio per l’azienda in cui sto lavorando e sono piaciuto subito, l’offerta era decisamente allettante e non poteva essere rifiutata.

Come è il lavoro a Londra per una figura dall’alto livello professionale come la tua?

Sinceramente pensavo di trovare, come mi è capitato in Silicon Valley, un livello lavorativo medio molto alto, invece pur essendoci una discreta concorrenza Londra offre tantissime opportunità e possibilità e quindi non è poi così agguerrita.

Da italiano come ti trovi a Londra? Come va con gli inglesi ?
Decisamente bene, mi hanno attaccato il “Grazie” ad ogni fine frase, cosa che per noi italiani spesso è sottinteso (o dimenticato?), ma qui il “please” e il “thank you” sono un must.
Diciamo che a Londra di inglesi “inglesi” non sono così tanti rispetto gli stranieri, quando vivevo a Bristol era più tosta ma non ho mai avuto grossi problemi di integrazione con loro, sono molto affini alla mia visione di vita e perciò mi son integrato bene sin da subito.

Con i connazionali che si sono trasferiti come te, hai avuto mai rapporti lavoro/amicizia?

Quando ti trovi con Italiani all’estero, sarà che vieni dallo stesso “stivale”, ma c’è un senso di comunità e di aiuto che è una cosa mai vista in Italia dove ci azzanniamo tra vicini di casa!
Si diventa praticamente subito amici e ci si aiuta moltissimo per qualsiasi cosa, dal consigliare il miglior ristorante nella zona, a scambiarsi informazioni pratiche sulla vita londinese.
Non pensavo si potessero creare certe connessioni che di solito nascono dopo anni di conoscenza, all’estero queste cose sono tutte accelerate

Proviamo a sfatare qualche mito: Londra è ultimamente invasa di italiani e non solo. E’ ancora “l’America” d’Europa?

Decisamente si, Londra, ma l’Inghilterra più in generale, è veramente l’America d’Europa, un posto ricco di opportunità soprattutto se altamente qualificati, qui i posti di lavoro per queste persone non mancano mai.
Una cosa che invidio molto della mentalità inglese, è che se non hanno un talento in casa lo scovano all’estero e lo portano nella propria azienda trattandolo come un asset aziendale importante, purtroppo nel nostro paese manca del tutto questa mentalità.

Consigli per chi volesse trasferirsi a Londra (professionista o meno): il decalogo del buon italiano londinese?

1. Arrivare aperti ad ogni nuova esperienza, vivere in una capitale come Londra significa poter provare di tutto, non sprecate quest’occasione unica
2. Provare qualsiasi tipo di cucina, qui trovate tutto in tutti i modi, dal ristorante indiano costosissimo allo stand gastronomico per strada e in entrambi i casi rimarrete piacevolmente stupiti
3. Meetup! è il modo migliore per conoscere rapidamente gente con i propri interessi nel post lavoro/studio davanti ad una buona pinta di birra (meetup.com)
4. Non preoccuparsi troppo del proprio inglese, a Londra lo straniero è ben accetto a patto che rispetti le regole, spesso ci facciamo troppe paranoie sul livello del nostro inglese, qui l’importante è capire e farsi capire.
5. Scordatevi la macchina qui i mezzi di trasporto funzionano veramente, ogni 3 minuti un treno, una metro o un autobus sono pronti al vostro servizio; potete tranquillamente vivere Londra con una oyster card e basta
6. Se dovete aprire un conto bancario andate in Loyds, HSBC o Barclays, le altre banche non ve lo faranno aprire perché non avete storico in UK
7. Quando vi serve qualcosa (dall’arredamento ai generi alimentari) cercate su amazon.co.uk e fatevi arrivare la merce (se possibile) negli amazon locker sparsi per la città; consegna gratuita e possibilità di ritiro anche fino a mezzanotte
8. La mia classifica personale dei supermercati: Whole Food Market, Waitrose, Tesco, Sainsbury, Cooperative, Morrison, ASDA
9. Cercare casa a nord est è tra le zone con la miglior qualità/prezzo
10. Come dicono qua: chi si annoia di Londra è annoiato della propria vita 😀