Lavorare come fashion designer a Londra: tutto quello che c’è da sapere!

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AEMORGAN

“Chi dice che i soldi non fanno la felicità non sa dove andare a fare shopping”. Avrei voluto iniziare questo articolo con una massima di Jean Paul Gaultier o Madame Coco Chanel, ma questa battuta della regina dell’Upper East Side newyorkese, Blair Waldorf, mi è rimasta nel cuore e dovevo usarla.

Avete presente quella sensazione di gioia che si prova quando riuscite a comprarvi un capo (o più di uno) che desideravate? Oppure la frustrazione quando nella vostra testa vi siete immaginati l’abito perfetto ma non lo trovate e allora vorreste correre a casa, disegnarlo, e cucirlo da soli/e? Bè, nel mio caso mi ricordo poi che non sono in grado neanche di attaccare un bottone, quindi ci rinuncio.

Ma nel mondo là fuori, ci sono tanti creativi, con doti sartoriali e manuali, pronti a dare il loro contributo allo spietato e luccicantissimo mondo della moda: i fashion designer. Quali opportunità in questo settore nell’altrettanto infida ma sbrilluccicantissima Londra?

Come immaginabile, la competizione agli inizi della carriera è molto forte, soprattutto per chi si specializza in abbigliamento femminile, mentre la situazione è leggermente più favorevole in altri comparti come l’abbigliamento da bambini o maschile. Anche i salari inizialmente non sono molto alti – sulle £16,000-17,000 all’anno – ma con l’avanzamento di carriera i guadagni sono potenzialmente ottimi (oltre £60,000 all’anno) o addirittura “stratosferici” nel caso in cui diventaste i nuovi Vivienne Westwood o Neil Barrett.

Per muovere i primi passi lavorativi, ormai è diventato quasi obbligatorio ottenere almeno una laurea di primo livello (BA nel Regno Unito) o un foundation degree, meglio se in fashion, art and design, fashion marketing and buying, graphic design, maglieria o tessile, anche se sta prendendo sempre più piede la richiesta di personale con una laurea di secondo livello (MA). In questa pagina, potete trovare una lista di università, scuole e accademie riconosciute dal British Fashion Council, un’organizzazione non-profit il cui compito è quello di promuovere l’industria della moda britannica.

In ogni caso, durante gli studi, è necessario acquisire un po’ d’esperienza professionale in uno studio di design o anche nel settore delle vendite al dettaglio, in aggiunta al possedere un portfolio dei vostri lavori dal momento che difficilmente le aziende assumono personale senza questi requisiti.

Se venite assunti, la prima posiziona ricoperta sarà probabilmente quelle di design assistant, che consiste prevalentemente in rispondere al telefono e a email, preparare tè e caffè, trovare e scegliere campionari di tessuto; successivamente, la velocità nella progressione a vero fashion designer dipende molto dalle vostre capacità, dall’azienda nella quale lavorate e dai contatti e relazioni professionali che riuscite a crearvi. Con molti anni d’esperienza è possibile assumere ruoli senior fino a diventare head designer. Inoltre, l’iscrizione a un’organizzazione come il Textile Institute o la Charthered Society of Designers attesta il vostro riconoscimento professionale come fashion designer.

Per offerte di lavoro, potete consultare i seguenti siti: Inretail.co.uk, Arcadia Group, Guardian Jobs, Prospect.uk, Drapers, Fashion Capital, FashionMag.com, Design Council e Fashion United.