600 mila lavoratori londinesi riceveranno un training per fronteggiare gli attentati terroristici

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AEMORGAN

L’allerta terrorismo a Londra rimane sempre molto alta e proprio in queste ore l’Antiterrorismo ha invitato i londinesi e non solo “a non allarmarsi ma stare sempre in allerta”, soprattutto per riportare situazioni anomale o scappare nel caso si avverta pericolo. Oltre alla preparazione delle forze di polizia, che si stanno allenando per contrastare fino a dieci attacchi contemporaneamente, nella capitale potrebbero essere coinvolti circa 600 mila lavoratori in un programma d’addestramento per fronteggiare eventuali attentati.

L’obiettivo dell’Antiterrorismo è quello di spingere le aziende che operano nelle aree più a rischio, come il centro città, i campi sportivi e tutti i luoghi dedicati allo svago e al tempo libero (bar, ristoranti, teatri, cinema, musei…) a istruire lo staff sul comportamento da tenere in caso di attacco.

Il progetto è stato svelato pubblicamente mercoledì 20 aprile dal Detective Chief Superintendent Scott Wilson durante il Security and Counter Terror Expo, una due giorni in cui a Londra si radunano tanti professionisti che operano nel settore della sicurezza antiterroristica per la protezione delle persone, delle attività commerciali e dell’intera nazione.

In particolare, l’obiettivo è quello di integrare il già operativo Project Griffin grazie al quale gli agenti di polizia istruiscono circa 100 mila lavoratori l’anno in tutto il territorio britannico: con l’estensione del piano, si vorrebbe portare il numero dei lavoratori coinvolti a 1 milione a livello nazionale, di cui 600 mila nella sola Londra. La differenza sarà che ogni azienda dovrà avere i propri istruttori specializzati per insegnare le misure di sicurezza ai propri colleghi.

“La polizia può aiutare a spiegare quali sono le minacce e i rischi nei diversi settori, ma le aziende sono il posto migliore per indicare esattamente allo staff quali azioni possono mettere in campo per migliorare la loro sicurezza e come rispondere se il peggio dovesse succedere” ha detto Wilson. Questo perché “ogni compagnia ha tutte le informazioni vitali relative alla sicurezza quali la struttura e la mappa degli edifici, gli strumenti adibiti alla sicurezza e le procedure di sicurezza. Hanno la conoscenza del luogo in cui operano che può essere fondamentale per tenere lo staff e i clienti al sicuro”.

Anche il ministro alla sicurezza John Hayes ha confermato quanto detto dal capo dell’Antiterrorismo: “Tutti abbiamo un ruolo da svolgere per fare in modo che ognuno di noi sia allertato, ma non allarmato, dalla minaccia terroristica”.