Punk London, il festival che celebra 40 anni di punk

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AEMORGAN

Londra e musica: uno dei tanti binomi perfetti.

Sono tante le band che nel corso dei decenni hanno segnato e influenzato la storia del Regno Unito. Ci sarebbe davvero l’imbarazzo della scelta, ma alcuni nomi spiccano sugli altri perché la loro immagine, nel tempo, è diventata un tutt’uno con la cultura del paese, contribuendo ad accrescerne la fama e il mito in tutto il mondo.

Se gli anni Sessanta appartengono indiscutibilmente ai Beatles, anche i Settanta evocano un nome su tutti: i Sex Pistols, la band che ha portato alla ribalta il movimento punk.

Sembra impossibile, perché forse abbiamo in mente ancora le loro creste, le borchie e le espressioni strafottenti, ma il singolo d’esordio del gruppo – Anarchy In The UK – accenderà ben 40 candeline nel 2016.

Per celebrare la ricorrenza e soprattutto per ricordare l’importanza che il movimento punk ha avuto e ha ancora oggi nella cultura britannica e mondiale, Londra ospiterà addirittura un Festival che durerà un intero anno, il Punk London. Di certo il nome non è molto riot e fantasioso, ma il calendario delle iniziative in programma è di sicuro ricchissimo ed entusiasmante: mostre, spettacoli, proiezioni, concerti e incontri per tracciare un percorso trasversale sulla sottocultura più nota e amata di sempre. 

Anche se la musica ha giocato un ruolo fondamentale, il punk ha contagiato la cultura degli anni Settanta in ogni aspetto, dalla moda all’arte, fino al cinema, la letteratura e la politica. I grandi nomi che prenderanno parte al Festival includono infatti la Photographers’ Gallery, la British Library, il British Film Institute, il Design Museum, il British Fashion Council e il Museum of London

L’anno londinese del punk si aprirà con il primo evento, il Resolution Festival, che avrà luogo dal 4 al 14 gennaio al 100 Club, la location che ha ospitato nel 1976 la due giorni del 100 Club Punk Festival, segnando la storia del movimento. Date un’occhiata ai concerti in programma e, anche se non fa molto punk, iniziate a segnare in agenda.

Ma non solo: visto che il movimento è nato come sottocultura DIY – la filosofia del do it yourself – il Festival sarà anche un’occasione per incoraggiare eventi e iniziative indipendenti in tutto il Regno Unito. 

Che dire? God Save The Queen.