Frank McComb al Jazz Cafè: Solo Living Room Concert

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AEMORGAN

La prima volta che ascoltai un disco di Frank McComb pensai: wow.

La prima volta che mi trovai ad un live di Frank McComb non pensai nulla: non c’era spazio per pensare, cominciai a piangere. Melodie carezzevoli, armonie dorate, liriche sognanti, groove e molta poesia, per dirla in una sola parola, c’era il Soul.

Più volte paragonato ai giganti che prima di lui hanno lasciato impronte indelebili nello sconfinato campo della musica “black” Stevie Wonder e Donnie Hathaway, McComb è un artista completo, cantante, pianista e soprattutto un raffinato autore. Vanta collaborazioni di prestigio: ha lavorato al fianco di artisti di fama mondiale quali Prince, Chaka Khan, Marcus Miller, Branford Marsalis…

Dopo la popolarità raggiunta grazie al successo del brano “Another day”, nel tempo McComb ha cercato di distaccarsi sempre di più dalle major, preferendo gestire la sua carriera da indipendente in modo da poter conservare stile e individualità senza suggerimenti o condizionamenti da parte di major da cui si sentiva sempre più “ingabbiato”.

Il talento di McComb si inserisce in un panorama musicale attuale non molto vivace: la musica in radio è sempre più scadente, finiti i budget per fare musica con strumenti e musicisti veri, le voci sono inquinate da vocoder e gonfie di autotune: di ugole d’oro ne emergono molte e continuamente ma gli autori validi sembrano contarsi sulle dita di una mano.

McComb è un fuoriclasse: a parte le straordinarie abilità di pianista e vocalist riesce a mantenere nel tempo una creatività e una capacità compositiva invidiabili: i suoi brani raffinati ottengono persino il consenso dei jazzisti più snob e allo stesso tempo rimangono semplici ed orecchiabili, capaci di attrarre un pubblico eterogeneo e non necessariamente “esperto”. Due aspetti che ancora una volta lo accostano al geniale Stevie Wonder, compositore di brani eterni, brani che hanno saputo sia scalare le classifiche mondiali sia meritarsi un posto negli spartiti dei Real Book.

Insomma Frank mette d’accordo tutti!

Dal mio canto ho avuto l’onore di aprire un paio di suoi show in Italia e mi ha dato preziosi consigli sulle ritmiche dei miei pezzi: il tutto con un’umiltà e una gentilezza tipica di un animo ancora puro e dedito alla parte più giocosa e innocente della musica: una rarità, sul e fuori dal palco.

Imperdibile dunque il concerto di Sabato 12 Gennaio nel “Tempio della musica Black” a Londra (il Jazz Cafè): il “Solo Living Room Concert” prevede sul palco Frank McComb e un piano a coda. L’idea è quella di ricreare nel club un’atmosfera familiare e informale: un po’ di musica tra amici in un salotto (living room) e qualche ospite sul palco: la sottoscritta sarà una degli artisti invitati a suonare..

Quindi Folks, se non mi viene un infarto prima o durante lo show, mi troverete lì sul palco: io sono quella biondina, orecchini improponibili, rossa in viso e con tre trattini neri sul sopracciglio, accanto alla Leggenda.

Dove: Jazz Cafè– 5 Parkway (NW1 7PG)- Londra

Fermata metro: Camden Town

Quanto: 20 sterline

Quando: Sabato 10 Gennaio ore 7 pm

Stile: Soul

Controindicazioni: non ascolterete mai più un disco di Pupo

Info sul concerto:

http://thejazzcafelondon.com/listings/upcoming-events/11135/frank-mccomb-solo-living-room-concert-2/

Frank McComb web site: http://frankmccomb.info/

Il brano che l’ha reso popolare “Another day”: https://www.youtube.com/watch?v=-rROTA0lER4

Frank McComb live: https://www.youtube.com/watch?v=CocoZhYhYXw