L’immaginario di Beatrix Potter celebrato in una mostra al Victoria & Albert Museum

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AEMORGAN

Conoscete Beatrix Potter? Molti diranno di sì, ma molti altri immagino che non l’avranno neanche sentita nominare. Bene, prima di venire a Londra, neanche io. Fu una blue plaque, una targa commemorativa indicatami dalla mia ragazza, a farmi scoprire questo affascinante personaggio. “Beatrix Potter, scrittrice e artista, ha vissuto in una casa in questi luoghi dal 1866 al 1913”.

La targa si trova su Old Brompton Road. Ed in effetti, andando a indagare, ho scoperto che Beatrix Potter era la figlia di una famiglia bene dell’area di Kensington. Ma i suoi, dal caos metropolitano della Londra di fine Ottocento, decisero di spostarsi in campagna. Fu questo l’inizio dell’avventura artistica e letteraria che segnò tutta la vita della nostra protagonista.

Beatrix era una ragazza molto curiosa e appassionata della natura, e per di più dotata di un innato talento artistico: passava infatti le giornate a studiare e ritrarre funghi, tanto è vero che fu in seguito riconosciuta come un’esperta micologa. Ma non è questo il punto. Il punto è che la natura la ispirava in tutte le sue forme, tanto che decise di vendere cartoline di auguri natalizi disegnate a mano. I suoi dipinti rappresentavano scene campestri ricche di animali ed erano molto apprezzati.

Un giorno però, a corto di idee per i soliti auguri, decise di accompagnare il suo disegno con la storia di quattro conigli… E da lì nacque l’idea per quello che diventò il racconto per bambini The Tale of Peter Rabbit. Il primo di una lunga serie che vide come protagonisti numerosi animali.

Oltre ad avere un animo creativo, Beatrix aveva anche un acuto senso degli affari. Dopo alcuni tentativi infruttuosi nel vendere il suo primo libro, lo pubblicò in maniera indipendente e in questo modo attirò l’attenzione degli editori. Da lì, iniziò la sua carriera editoriale che la accompagnò fino alla fine dei suoi giorni. E, come un’abile businesswoman, Potter acquisì i diritti delle sue opere e creò persino un ricco merchandising attorno ad essi, fatto di pupazzi, stampe illustrate, set da tè e via dicendo.

Con i soldi ricavati, Potter cominciò ad acquistare numerose terre nella zona del Lake District in Scozia, che tanto amava. Alla sua morte, donò tutto al National Trust: si dice che gran parte del Parco Nazionale del Lake District sia originato proprio grazie ai suoi possedimenti.

I libri per bambini di Beatrix Potter ebbero un enorme successo grazie alla loro semplicità, alla loro natura non didattica, ma soprattutto alle bellissime illustrazioni dell’autrice stessa. Anche tutti i suoi disegni originali furono dedicati al National Trust dopo la sua morte.

Oggi possiamo vedere una buona parte di questi disegni in una mostra organizzata dal Victoria & Albert Museum, che celebra i 150 anni dalla nascita della scrittrice. La mostra si concentra sul periodo che Beatrix Potter ha passato a Londra: vivendo nell’area di Kensington, frequentava spesso le sue gallerie e i musei per trovare ispirazione nelle loro opere.

Beatrix Potter’s London sarà al V&A fino al 28 aprile 2017. La mostra fa parte delle esibizioni temporanee del museo a ingresso totalmente gratuito. Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale.