“Con la Brexit aumenteranno i prezzi per volare low cost”, parola del CEO di Ryanair

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AEMORGAN

Londra uscirà o meno dall’Unione Europea? Per scoprirlo dovremo aspettare il risultato della consultazione referendaria che si terrà tra poco più di un mese; tuttavia, la campagna a favore del sì e del no alla Brexit è già iniziata e il CEO di Ryanair, Michael O’Leary, ha parlato delle conseguenze che ci sarebbero in caso di Brexit per quanto riguarda i viaggi aerei, in particolare con le compagnie low cost.

A risentirne, a detta dell’amministratore delegato, sarebbero sicuramente i prezzi: “Se la Gran Bretagna lasciasse il mercato unico, il Regno Unito potrebbe essere costretto ad uscire dal regime dei cieli aperti, e le tariffe aeree e il costo delle vacanze potrebbero aumentare”, riporta Travel Weekly. “Il mercato unico ha permesso a Ryanair di guidare la rivoluzione di viaggi aerei a basso costo in Europa, dal momento che portiamo milioni di cittadini britannici in Europa ogni anno e diamo il benvenuto a milioni di visitatori europei che arrivano in Gran Bretagna, e quindi chiediamo a tutti di andare a votare il 23 giugno per scegliere di restare in UE”.

Una posizione decisa quella di O’Leary, che ha da poco annunciato grandi cambiamenti per migliorare il servizio offerto da Ryanair e che vorrebbe investire maggiormente a Londra. In particolare, l’obiettivo è quello di creare un nuovo centro di formazione del personale di volo europeo proprio presso l’aeroporto di Stansted, operazione che creerà più di 1000 posti di lavoro per piloti, personale di volo e ingegneri entro la fine del 2016.

Almeno 430 dipendenti verrebbero dislocati in tredici aeroporti britannici per supportare la consegna di 14 nuovi Boeing 737-800s, un investimento pari a 1,4 miliardi di dollari. “È proprio il tipo di investimento su larga scala che aiuta l’economia britannica a crescere e a creare maggiori posti di lavoro. Tuttavia, verrebbe perso e andrebbe ad altri Stati membri se il Regno Unito votasse per lasciare l’Unione Europea”, ha continuato il CEO.

Secondo O’Leary queste sue previsioni non sarebbero semplicemente speculazioni, ma certezze. Gli effetti iniziali della Brexit sarebbero accentuati dall’incertezza economica e da una conseguente perdita di valore della sterlina. Visto che il carburante per gli aerei viene acquistato in dollari, una sterlina debole sarebbe sinonimo di maggiori costi di gestione per le compagnie aeree su suolo britannico.

“Quando Ryanair ha iniziato a volare da London Stansted, i passeggeri avevano una scelta limitata a una dozzina di destinazioni UE ma adesso possono scegliere tra oltre 140 mete europee, più che da ogni altro aeroporto britannico”, ha detto Charlie Cornish, chief excutive di MAG, azienda proprietaria di London Stansted, “Aprendo il mercato europeo dei viaggi alla libera concorrenza, l’Unione Europea ha fatto di più per i consumatori britannici e le attività commerciali di quanto ogni governo avrebbe potuto fare agendo da solo”.

“Gli arrivi all’aeroporto di Stansted sono maggiori che negli altri aeroporti londinesi, e questo si traduce in una significativa crescita economica per Londra”, ha aggiunto Cornish, “lasciare l’UE sarebbe indubbiamente un passo indietro per l’aviazione britannica, un settore che impiega circa 1 milione di persone e supporta alcuni dei nostri settori più innovativi e di successo”.