Alimentazione e cura del bambino: come districarsi tra abitudini Inglesi vs Italiane.

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AEMORGAN

Lo svezzamento all’italiana è completamente diverso da quello praticato nel resto del mondo.

Come noto, in Italia tutto ruota attorno a brodo vegetale, farine solubili e vasetti di omogeneizzato. Le famose prime pappe che accompagnano lo svezzamento dai 6 ai 12 mesi.
La notizia bomba è che questo tipo di pappa in Inghilterra (come nella maggior parte degli altri Paesi) è assolutamente sconosciuta.

Non aspettatevi, quindi, di trovare farina di tapioca o liofilizzato di pollo nei supermercati inglesi. Ci si può arrangiare con baby rice e vasetti di carne frullata, anche se non sono esattamente la stessa cosa di quelli disponibili in Italia. Persino i famosi biscottini ovali qui sono concepiti per essere sgranocchiati e non si scioglieranno mai nel biberon.
Se siete turiste italiane in visita a Londra e non volete rischiare, il mio consiglio spassionato è di portarvi dietro l’occorrente da casa.

Se invece risiedete a Londra e non volete rinunciare allo svezzamento all’Italiana, potete trovare i prodotti necessari sui supermercati online specializzati in prodotti italiani, come ad esempio Nifeislife o Delibox.

In alternativa, potete divertirvi con lo svezzamento all’Inglese. Io l’ho fatto con Estella e sono stata contentissima. Ma come funziona? Ve lo spiego subito!

Intanto niente pappine! Ma solo prodotti puri freschi, cotti al vapore e frullati. Per questo avremmo bisogno di un robot, tipo il Babycook di Beaba o quello di Tommee Tippee per intenderci: insomma, marchi eccellenti e 100% inglesi.

Si comincia con le verdure: zucchine, broccoli, spinaci, zucca, patata dolce, carote. Ovviamente uno alla volta, per testare eventuali allergie e, soprattutto, senza additivi di alcun tipo.

Poi si passa alla frutta o, se volete, potete mescolare le due cose. Lasciatevi ispirare dalle pouch della Hipp o di Ella’s Kitchen per gli abbinamenti più curiosi. Il preferito di Estella? Spinaci/Mela/CavoloNavone oppure Broccoli/Pere/Piselli. Per non parlare dell’avocado!

Successivamente, poi, si introducono le proteine animali senza limite alcuno (incluso manzo, salmone, uova). Stesso principio: cuocete al vapore, frullate in purezza e mescolate a piacimento con le verdure!

Piano piano si possono inserire dei cereali, della farina di riso, del porridge di avena oppure una pastina piccolina. Vi assicuro che, così facendo, non avrete la schiavitù della preparazione del brodo vegetale, offrirete la possibilità di assaggiare una miriade di sapori nuovi e cambiare ogni giorno i colori con fantasia.

Andando avanti? Beh, qui da un anno in poi i bambini mangiano di tutto: felafel, gustosi curry, piccoli burger. E non dimenticate che la colazione tipica servita già dal nido prevede una coppetta di porridge e un uovo sodo!

Qualsiasi strada decidiate di scegliere, però, vi consiglio di fare grandi scorte di finger food inglesi: stick alle verdure, piccoli puff agli spinaci, cracker al formaggio formulati per i più piccoli. Una manna dal cielo per i picchi di fame durante una passeggiata o per gli spostamenti in aereo o in treno. Una volta provati, non ne potrete fare più a meno. E allora sì, che inizieranno le valigie al contrario, portandovi le scorte da Londra all’Italia!

Una nota anche sull’igiene dei piccoli. Qui si fa un grande uso di salviette (le mie preferite sono le incopiabili Baby Wipes!) ma le creme per il cambio non sono molto diffuse. Se ne trovano solo di 2-3 marche e sono diverse da quelle a base di zinco utilizzate in Italia.
In compenso di pannolini ce ne sono tanti e costano la metà! 

Infine, sappiate che non si trovano neanche le fialette per i lavaggi nasali che qui sostituiscono con spray salini o con l’abitudine, tutta inglese, di lasciare che il muco coli dal naso dei bambini. Bah, dicono sia salutare. Who knew!