Brexit, perché alcuni supermercati hanno gli scaffali vuoti?

3814
AEMORGAN

Le catene più diffuse del Regno Unito confermano ufficialmente: a causa dei problemi burocratici introdotti dalla Brexit, e peggiorati dalla pandemia, alcuni supermercati sono a corto di prodotti freschi. E sul Web fa capolino l’incubo degli scaffali vuoti.

A partire dallo scorso 1 gennaio, sono stati introdotti severi controlli doganali per le merci in transito dal Regno Unito all’Irlanda del Nord, e al porto di Dover tra Regno Unito e UE. Ciò sta causando una serie di contraccolpi di cui si iniziano a percepire le avvisaglie, pur se a macchia di leopardo per fortuna. Ma c’è il timore che le cose possano peggiorare rapidamente.

Al momento, spiega la BBC, Asda, Sainsbury’s e Tesco hanno tutti confermato difficoltà di approvvigionamento e ritardi per determinate categorie di prodotto, circoscritte a determinate zone del paese. Sainsbury’s per esempio ha dichiarato che:

“Un piccolo numero dei nostri prodotti non è temporaneamente disponibile per i nostri clienti in Irlanda del Nord, in attesa che vengano confermati gli accordi di frontiera.”

“Stiamo lavorando coi fornitori per riempire nuovamente gli scaffali il più presto possibile,” afferma invece un portavoce di Tesco. “Forniremo direttamente ai clienti alternative laddove possibile.”

Per Asda, invece, i problemi riguardano soprattutto frutta e verdura fresca provenienti dalla UE e bloccati a Dover, in seguito alle restrizioni per il Coronavirus introdotte dalla Francia a dicembre.

Intanto però la scarsità soprattutto frutta e verdura sta iniziando ad affiorare anche altrove, per esempio nel Cambridgeshire e perfino nei punti vendita Sainsbury’s di Luton, Bedfordshire e nel quartiere di Barnet, a Londra.

Scaffali vuoti a Barnet, @SarahInbarnet

Il colosso della GDO inglese ha parlato di un “problema operativo in uno dei magazzini che ha causato ritardi per alcuni punti vendita” che oramai dovrebbe essere già rientrato. Ma intanto, su Twitter fioccano ancora foto sconsolate degli utenti, e da qualche ora conferme analoghe arrivano pure dall’Irlanda.

In quest’ultimo caso, Marks & Spencer parla di “problemi di sistema” dovuti alle nuove “leggi in materia di import K/UE” che sperano di risolvere presto. Ma è evidente che questo stato di cose, peggiorato dalla pandemia, possa innescare un pericoloso assalto ai supermercati. Che è l’ultima cosa di cui avremmo bisogno in questo momento.

Per ora è presto per preoccuparsi, dunque niente panico; la GDO è resiliente, e di sicuro riuscirà ad adattarsi ai nuovi cambiamenti (considerate che molte normative sono state pubblicate a distanza di giorni, se non ore, dalla fine del periodo di transizione). La speranza è che, una volta rodato il sistema, le cose tornino a funzionare con maggiore fluidità. Per ora, però, questo passa il convento.