Coronavirus Londra, voli Italia-UK bloccati e accuse di cattiva gestione

4070
AEMORGAN

Per impedire la diffusione della variante inglese di Coronavirus nel Vecchio Continente, molti paesi UE hanno deciso di bloccare momentaneamente i voli da e per il Regno Unito. E mentre gli ultimi connazionali sbarcano a Fiumicino, l’impressione netta è che Londra stia perdendo il controllo della situazione.

“Il Caos da Covid blocca i porti del Kent mentre la Francia vieta le merci inglesi” (The Guardian), “Chiuso il porto di Dover – timori che cibo e forniture NHS in UK rischiano gravi ritardi” (Mirror Online), “UK fronteggia il limbo da Brexit dopo che il salto della scadenza delle trattative” (The Guardian) e “Caos Londra, Clienti affollano i pub dopo poche ore che Boris mette la capitale in Tier 4” (Express). A leggere i titolo di stamattina, francamente prende lo sconforto, e l’impressione è che la situazione stia precipitando.

Voli Bloccati

Dopo che il Regno Unito ha notificato a l’OMS l’individuazione di una nuova mutazione di Coronavirus, l’allerta si è subito diffusa in UE. “Non c’è alcuna prova che sia più letale o che causi effetti più gravi” si è affrettato a chiarire Boris Johnson. Ma intanto, si sa già ha una contagiosità superiore del 70% rispetto alle varianti precedenti. In più non sappiamo se è controllabile coi vaccini sviluppati finora, anche se gli esperti sembrano tranquillizzare la popolazione in questo senso; dunque era inevitabile che gli altri paesi mettessero su delle misure precauzionali.

L’Italia è stata tra i primi a introdurre il blocco dei voli, assieme a Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Austria, Bulgaria, Paesi Bassi, Finlandia, Danimarca, Kuwait, Turchia, Marocco, El Salvador, Romania, Iran, Israele, Colombia e Arabia Saudita; mentre in altri paesi, come la Repubblica Ceca, è imposta una rigida quarantena all’arrivo dal Regno Unito.

Il Rientro dei Connazionali

Nel frattempo, a Fiumicino è atterrato nelle scorse ore l’ultimo volo British 560 proveniente da Heathrow, con 110 passeggeri. “Per effetto dell’ordinanza del Ministero della Salute, i voli da e per la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord sono annullati” si legge in un comunicato stampa dell’aeroporto di Roma.

L’ordinanza firmata dal ministro Speranza infatti rende di fatto impossibile viaggiare per via aerea dall’Italia al Regno Unito e viceversa dal 20 dicembre fino al 6 gennaio 2021.

Intervistati dalla stampa nostrana, i connazionali in rientro hanno rivelato dettagli interessanti:

  1. Tutti hanno appreso, durante il viaggio stesso, che quello era l’ultimo volo per l’Italia.
  2. Nonostante fosse stato fatto un tampone ai viaggiatori prima dell’imbarco, all’arrivo ne è stato ripetuto un altro.
  3. La preoccupazione è elevata, e l’impressione è che le misure lasche, poco chiare e spesso contraddittorie (come l’assenza di obbligo di indossare le mascherine in tutti i contesti) stiano contribuendo a peggiorare la situazione in Regno Unito.

E intendiamoci, nessuno diceva che sarebbe stato facile. Ma di certo, trovarsi a gestire l’uscita del Regno Unito dall’Europa nel bel mezzo di una pandemia, con PIL in caduta libera e senza alcun aiuto, non era certamente quel che si aspettavano i cittadini -Leaver o Remainer che fossero- quando sono andati alle urne quel fatidico giorno del 12 dicembre 2019. Maledetto senno di poi.