Mezzi Pubblici Londra: zero tracce di Covid-19

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AEMORGAN

Gli esperti dell’Imperial College hanno testato nuovamente gli ambienti e le superfici di metro e autobus a Londra. E per la seconda volta hanno certificato di non aver trovato traccia del Covid-19.

Tutto è iniziato a fine ottobre, alla fermata metro di Waterloo, quando alcuni addetti in tuta catarifrangente, cottonfioc e strani strumenti dall’aria molto scientifica hanno “fatto il tampone” ai mezzi pubblici della città.

Gli scienziati hanno cercato di replicare gli spostamenti dell’utente medio attraverso gli ambienti della metropolitana, analizzando la carica virale dei corrimano, delle sedute nelle carrozze e dei lettori Oyster Card; poi, grazie all’uso di uno uno speciale dispositivo cilindrico, hanno filtrato l’ambiente a una velocità di 300 litri d’aria al minuto.

Un addetto dell'Imperial College 'fa un tampone' al corrimano delle scale mobili della metro di Londra.

I risultati, a dire della responsabile di sanitaria e ambientale di TfL Lilli Matson, sono stati “largamente rassicuranti” soprattutto per quanti si troveranno costretti a usare i mezzi publici durante questo secondo lockdown.

“Ritengo che Metro e autobus siano sicuri da usare. Abbiamo messo in campo un’enorme quantità di misure per pulire, sanificare e controllare gli ambienti, fino all’uso di spray antivirali” ha dichiarato. “Dobbiamo cercare di fare tutti gli sforzi possibili per assicurarci di ridurre al minimo i rischi.”

Lo scorso luglio, ammoniva il Rail Safety and Standard Board, prendere il virus su un vagone ferroviario comportava un rischio di 1 a 11.000 secondo una ricerca condotta dal di luglio. Un livello di probabilità calcolato per un ipotetico viaggiatore senza mascherina, seduto vicino a altri 44 passeggeri, per un’ora di viaggio, con un cambio di 22 passeggeri a metà. Ma da allora, il numero dei contagi è salito enormemente, il che significa che i rischi ora sono molto superiori. Ecco perché l’uso della mascherina e del distanziamento sociale restano fondamentali.

E comunque, c’è da operare dei distinguo. Sapere che la scala mobile o il vagone non sono mezzi di contagio è tranquillizzante, ma occorre tenere a mente che, coi livelli di contagio che aumentano nella comunità, il virus può ancora raggiungerci anche in ambienti sanificati.

Alla luce di ciò, dunque, l’uso dei dei mezzi resta sconsigliabile tranne per casi di forza maggiore, o quando lo smart working non è possibile, o per effettuare visite mediche. Le linee guida governative incoraggiano i cittadini a andare a piedi o in bicicletta ogni volta che sia possibile; ma prima ancora, chiedono di “evitare di spostarsi all’interno della propria area, o fuori da essa, e di ridurre il numero dei viaggi fatti.”

Il diminuire della mobilità infatti è l’unica arma che abbiamo, al momento, per abbattere in modo drastico la possibilità di contagio.