National Day of Reflection, la giornata in memoria delle vittime Covid in UK

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AEMORGAN

A guardare indietro di un anno, fa male ripensare alla scia di persone care cui abbiamo dovuto dire addio a causa di una pandemia implacabile che ha distrutto il nostro tessuto sociale, sconvolto profondamente ritmi e abitudini, messo in ginocchio l’economia. Ecco perché il Regno Unito -sulla falsariga di molte altre nazioni del mondo inclusa l’Italia- introdurrà un National Day of Reflection il 23 marzo in memoria delle vittime del Covid-19.

Ad oggi, i dati ufficiale ci dicono che nel mondo si sono registrati oltre 121 milioni di contagi da Coronavirus, e di questi sfortunatamente ben 2,67 milioni non ce l’hanno fatta. Se si ordina i dati per numero di decessi, si scopre che nella classifica dei 5 paesi che hanno pagato il prezzo più alto in termini di vite umane, al quinto posto c’è proprio il Regno Unito con 126.000 vittime. È a loro che è dedicata la giornata.

I paesi con più morti in assoluto per Coronavirus

La commemorazione è stata organizzata da Marie Curie, una rispettabile organizzazione di beneficienza britannica che fornisce supporto a malati terminali e alle loro famiglie sin dal 1948. L’idea è semplice ed è stata acclamata anche dal primo ministro, dall’NHS, dalla Croce Rossa Britannica e da moltissime altre figure di spicco, politici, organizzazioni e enti benefici. Si vuole dedicare un giorno dell’anno a chi, a causa del virus, ci ha lasciati.

“Sin dall’inizio del primo lockdown nel 202, centinaia di migliaia di persone sono morte” si legge sul sito ufficiale dell’iniziativa. Troppe vite sono state recise e milioni di altre sono in lutto. Al di là delle statistiche e a prescindere dalle cause, ogni morte è stata devastante per chi è rimasto. Unisciti a noi il 23 marzo, il primo anniversario del primo lockdown inglese, per una Giornata Nazionale della Riflessione per riflettere sulla nostra perdita collettiva, supportare quelli che sono in lutto e per sperare in un futuro migliore. Ci aspettano ancora tempi duri, mentre il numero dei morti continua a salire. Questa ricorrenza annuale ci darà il tempo per fermarci e pensare alla perdita incommensurabile che stiamo vivendo, e per prenderci per mano attraverso il dolore negli anni a venire.”

Pertanto, i cittadini sono incoraggiati a osservare un minuto di silenzio a mezzogiorno in punto del 23 marzo e a accendere una luce all’ingresso di casa per la veglia notturna; quella stessa notte tutti i monumenti e i punti di riferimento cittadini saranno illuminati in segno di solidarietà a partire dalle 8 di sera.

Intervistato sull’iniziativa, Boris Johnson ha chiosato: “Questo è stato un anno incredibilmente difficile per il nostro paese. I miei pensieri sono con coloro i quali hanno perso i propri cari, e che non hanno potuto rendere loro omaggio in modo adeguato. […] Mentre continuiamo a fare progressi contro il virus, voglio ringraziare le persone per i sacrifici che continuano a fare, e spero che possano presto riunirsi coi loro cari a mano a mano che le restrizioni vengono lentamente eliminate.”