Test all’arrivo in aeroporto per ridurre la quarantena: la proposta di Heathrow

9295
AEMORGAN

Per i viaggiatori impensieriti dall’eventualità di doversi sottoporre a una quarantena preventiva di 14 giorni, al loro ritorno nella Gran Bretagna, quella che stiamo per dare potrebbe essere una notizia favolosa: l’aeroporto di Heathrow ha infatti annunciato di aver completato, dopo uno sviluppo di 6 settimane, una nuova struttura al Terminal 2, nella quale saranno effettuati tamponi ai passeggeri. I risultati dei tamponi per il Coronavirus Covid-19 arriveranno per email nel giro di 7 ore.

La spesa sostenuta dall’aeroporto è ingente, probabilmente necessaria per limitare i danni di una misura di prevenzione – quella delle due settimane – che rischia di mettere in ginocchio l’industria del turismo e in generale dei viaggi. Simili strutture sono già in uso in Germania e in Islanda, ma nel Regno Unito è necessaria l’approvazione del governo prima che possano entrare a funzionare a pieno regime. Cautela comprensibile, vista la non esigua possibilità di una seconda ondata.

L’idea è quella di sottoporre i viaggiatori a un primo test, per poi consentire ai cittadini di ripeterlo a casa alcuni giorni dopo: in caso di doppio esito negativo chiunque rientri in UK potrebbe uscire dalla quarantena, velocizzando così il necessario tempo morto atto a tenere sotto controllo il propagarsi del virus.

I responsabili di Heathrow da tempo sono in polemica con il governo e di recente hanno accusato le autorità di “giocare alla roulette della quarantena” dopo la decisione di rimuovere la Francia dalla lista dei paesi sicuri in seguito a un forte incremento di casi. Un portavoce ha dichiarato che “Heathrow sollecita il governo a collaborare per testare una soluzione che possa garantire maggiore certezza”: la nuova struttura potrebbe infatti limitare il tempo di isolamento cautelare a un periodo compreso tra i 5 e gli 8 giorni.

Purtroppo non si tratterà di un’operazione senza costi per i viaggiatori. I test, assolutamente identici a quelli effettuati dall’NHS, potranno essere prenotati online a un prezzo di 150 sterline, che si spera possa scendere a 50 pound a passeggero, grazie a un contributo statale.

La struttura del Terminal 2, sviluppata da specialisti della logistica come Swissport e Collinson, comprende 24 cabine per il test, ognuna dotata di un infermiere. Le famiglie verranno controllati insieme, riducendo i tempi di attesa. Naturalmente si potrà scegliere di non sottoporsi a tampone e in quel caso, così come nell’eventualità di esito positivo, si dovrà rispettare la misura di isolamento di 2 settimane. In ogni caso, dovesse arrivare il via libera del Department for Transport dopo le prime prove, Heathrow spera di poter arrivare a effettuare un solo test all’arrivo senza bisogno di quarantena nel caso di negatività.

Tutto ciò quando è stata diffusa la notizia di una riunione dei ministri del governo, prevista per la settimana prossima, incentrata sulla possibilità di sostituire la quarantena preventiva per i passeggeri con test analoghi a quelli descritti. In vari documenti del Sage si caldeggiava da tempo l’ipotesi di un doppio test per i viaggiatori, in modo da ridurre il rischio di falsi negativi e il periodo di quarantena.

Uno studio della London School of Hygiene and Tropical Medicine suggerisce addirittura che il 94% dei casi potrebbero essere scoperti se il periodo della quarantena fosse ridotto a 8 giorni, previa esito negativo del test al settimo giorno: tempi più previ potrebbero prevenire un sostanziale numero di contagi, dunque.