“Calcio oltre i confini!”: il tempio juventino della capitale inglese è “Londra Bianconera”!

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AEMORGAN

Lasciare casa, partire, abbandonare la propria città, la famiglia, gli amici di sempre, in qualche modo la propria storia personale. Un’esperienza traumatica, sì certo, ma anche decisamente eccitante. Rifarsi una vita in una nuova città, magari a Londra, perché si è deciso di andare a studiare all’estero, o perché, in un’Italia sempre più avara di opportunità, l’unica strada percorribile è trasferirsi in un altro Paese.

Allora si parte! Ma cosa porto con me? Nella valigia dell’italiano medio ci sono alcune cose che difficilmente possono mancare, pezzi di italianità che hanno contribuito a creare un cliché. Allora via con la confezione di pasta preferita (“figurati se a Londra la trovo”), con la macchinetta del caffè (“quella cosa che fanno lì non è caffè”), e si potrebbe continuare a lungo; ma c’è anche un’altra cosa che difficilmente potrà mancare nella valigia dell’“emigrante” italiano. Di cosa si tratta? Ovviamente della sciarpa della propria squadra del cuore.
Il calcio, fenomeno collettivo senza rivali nel “Bel Paese”, diventa un vero e proprio segno di riconoscimento personale quando si vive all’estero. Una delle prime ricerche dell’italiano che si trasferisce a Londra è quella del pub in cui potrà assistere alle partite della propria squadra del cuore.

Ed è proprio da questa ricerca che due ragazzi italiani, Antonio Sorgi e Matteo Catelli, trasferitisi in Inghilterra per motivi di studio, hanno preso spunto per realizzare un piccolo sogno: creare un avamposto juventino a Londra, un luogo che potesse accogliere i tifosi della Vecchia Signora sparsi per la capitale inglese, quello che oggi si chiama “Juventus Official Fan Club Londra bianconera”: «Tutto nasce dalla necessità di mio fratello (Antonio, ndr) e di Matteo, appena arrivati a Londra nel 2014, di trovare un posto in cui poter guardare le partite della Juve» – afferma Gregorio Sorgi, membro del direttivo del club. «Girando per i vari pub si sono resi subito conto che c’erano tante altre persone che condividevano con loro la medesima passione».

Ed è così che il sogno di questi due ragazzi inizia a prendere forma. «All’inizio erano pochini – continua Sorgi –  ma nel 2016 mi sono trasferito anche io a Londra e insieme a mio fratello, a Matteo e agli altri soci fondatori del club abbiamo puntato all’obiettivo di arrivare a quota 80 soci, il numero necessario per diventare un club ufficiale della Juventus».
Obiettivo raggiunto. Nei mesi successivi il club diventa un’istituzione per i tifosi della Juve che vivono a Londra e gli iscritti aumentano vertiginosamente: «Oggi abbiamo superato quota 230 iscrittiprecisa con orgoglio Gregorio – e siamo il più grande fan club di una squadra italiana fra quelli presenti a Londra».

Il club ha la propria sede in un pub, il Famous Three Kings di West Kensington (71 N End Rd, W14 9NL). Durante le partite il pub diventa territorio juventino: la bandiera con la scritta Londra Bianconera svetta fiera sopra lo schermo gigante che trasmette il match. L’atmosfera è gioiosa, sembra di assistere ad una riunione fra amici di sempre. C’è gente di tutte le età, italiani provenienti da ogni parte dello Stivale, ma anche stranieri: «E’ questa la cosa più bella di tutte – ci tiene a precisare Gregorio – la passione per una squadra di calcio è riuscita a creare una grande famiglia. Con la maggior parte dei soci si è stabilito un rapporto di amicizia che va oltre la passione in comune. Dopo ogni partita è oramai tradizione andare a cena tutti insieme nella solita pizzeria. Poi ci sono le trasferte europee, dove siamo sempre presenti e numerosi. Per la sfortunata finale di Cardiff, lo scorso giugno, abbiamo affittato un bus. Eravamo in 60. E’ stata un’esperienza magnifica, che ci ha unito ancora di più, nonostante il triste epilogo». Ma non solo: «Organizziamo anche eventi che coinvolgono le famiglie, come un tradizionale barbecue e una tombolata natalizia. Insomma siamo davvero una grande famiglia».

La passione sportiva vissuta all’estero diventa un motivo di aggregazione ulteriore, e non solo fra i soci dello stesso club. Anche la rivalità è, infatti, concepita in modo diverso. E’ sana e civile, ed esprime genuinamente quei valori che lo sport dovrebbe rappresentare: «Il buon rapporto con gli altri fan club italiani e stranieri ci ha spinto ad organizzare un campionato di calcio – svela Sorgi; vi partecipano i soci dei vari club presenti a Londra: Roma, Lazio, Fiorentina, Lione, Aston Villa, Porto, Celtic. Giochiamo le partite nei centralissimi campi di Coram’s Fields, vicino a Russell Square. Una delle cose più carine è il fatto che noi giocatori indossiamo le maglie della società di cui siamo tifosi, e l’atmosfera del torneo è quella di una grande festa».

Insomma, un modo sano e gioioso di vivere la passione che il calcio riesce a trasmettere, una passione che non ha confini e che parla la stessa lingua in ogni angolo del mondo. Londra Bianconera è un esempio di come il calcio possa rappresentare il pretesto per stringere amicizie, per approfondire rapporti e, perché no, per sentirsi più vicini a casa.  Il mese di maggio è appena iniziato ed è già tempo di pensare alla campagna tesseramenti per la stagione 2018/2019. La quota associativa è simbolica: 25£ all’anno (30£ con la maglietta ufficiale di “Londra Bianconera”). Non c’è che dire, i colori bianconeri a Londra sono ben rappresentati, essere juventino nella capitale inglese significa entrare a far parte di una grande famiglia.