Calcio oltre i confini: “Napoli Fans Club London”, la passione azzurra ha contagiato la capitale inglese

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AEMORGAN

Il grande Luciano De Crescenzo una volta disse: “Dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli”. Un’affermazione che già da sola riesce a sottolineare la peculiarità di una città e di un popolo storicamente unici, dotati di un’anima che lascia il segno e che rapisce mente e cuore.

Napoli, infatti, non è affatto una città come le altre, ma un luogo irripetibile, in grado di dare un senso compiuto ai concetti di passione e passionalità; è un vortice che ti travolge e che ti entra nel cuore con la stessa benevola irruenza con la quale ti accoglie.

Passione e passionalità che si manifestano in ogni gesto e in ogni fenomeno sociale, ma che trovano, probabilmente, nel colore azzurro della maglia del Napoli la vera sublimazione. L’amore per il Napoli è il minimo comune denominatore della napoletanità, è ciò che accomuna e unisce ogni napoletano, di qualsiasi età e in qualsiasi parte del mondo esso si trovi.


A Londra sia questo amore che quel bisogno di cui De Crescenzo parlava, trovano pieno compimento nel Napoli Fans Club London, luogo divenuto oramai un’istituzione per i tifosi azzurri, in cui il grido forza Napoli si alza forte, fortissimo, ad ogni partita, già dal lontano 2009.

Ciò soprattutto grazie a Marco, ragazzo napoletano, ma londinese di adozione, che per primo ha avuto l’intuizione di creare un tempio dei colori azzurri nella capitale inglese: «L’idea di creare un luogo che desse la possibilità di unire i tanti tifosi napoletani presenti a Londra nacque nell’agosto del 2009, in occasione dell’amichevole fra il Napoli ed il West Ham. La partita si giocava al mitico Upton Park e quel giorno di piena estate ci ritrovammo in più di 3.000. Era l’anno dell’approdo di Quagliarella e c’era tanto entusiasmo intorno agli azzurri. Per me, arrivato a Londra già da un annetto, fu una bellissima sorpresa vedere un intero settore dello stadio colorato di azzurro».


Un’idea che ben presto, anche grazie alla potenza dei social media, si è tramutata in realtà: «Pensai di creare una pagina Facebook. In poco tempo il seguito si rivelò incredibile, inaspettato. L’iniziativa venne premiata a tal punto che fu quasi naturale cercare un luogo dove poterci riunire, un posto che ci ospitasse durante le partite e dove poter condividere l’amore per i colori azzurri».

Detto fatto. Quel luogo è ormai un punto di riferimento, un must della napoletanità a Londra, al cui fascino non hanno saputo resistere nemmeno personaggi illustrissimi: «La nostra seconda casa è il Bar Italia Uno, posto ideale perché posizionato in pieno centro (91 Charlotte Street, Londra W1T 4PX). Il locale è gestito dal mitico Felice, che sin dall’inizio ci ha accolto, facendoci sentire a casa.

Negli anni abbiamo avuto l’onore di ospitare tifosi napoletani illustri, come il regista premio Oscar Paolo Sorrentino. Anche l’attuale vicepresidente del Napoli, Edo De Laurentiis, a Londra per qualche giorno, è passato a salutarci. Insomma, per chiunque tifi gli azzurri, il Napoli Fans Club London è un punto di riferimento».


Dal 2009 ad oggi il club è cresciuto molto e ha avuto il merito non solo di unire persone intorno ad una passione, ma soprattutto di incrociare vite e storie diverse, di far nascere amicizie che durano nel tempo, di alimentare rapporti che, soprattutto quando si vive lontano da casa, acquistano un’importanza fondamentale: «Nel tempo abbiamo visto passare dal club un numero di persone che faccio fatica a contare – afferma Marco. Tanti sono venuti magari solo per assistere ad una partita, altri lo hanno frequentato per anni, diventandone parte integrante e poi magari sono tornati in Italia. Si sa, Londra è così».

Ma non solo: «Esiste, però, uno zoccolo duro di persone che rappresenta il cuore del club – continua Marco -ragazzi che considero la mia famiglia a Londra, amici veri con i quali ho vissuto questa esperienza fin dall’inizio. Siamo un gruppo variegato e molto unito. C’è Espedito, che lavora nella city, ma che durante le partite si spoglia dei panni del finanziere per vestire quelli del tifoso. Poi ci sono Max, Cristian, Sasà detto o’Luong, il disfattista del gruppo (ride, ndr), Andrea, Costanzo, Mimmo… e spero di non aver dimenticato nessuno. Insomma questa è la mia seconda famiglia».


Il club, oltre a ritrovarsi durante le partite, cerca di essere presente durante le trasferte europee e in tutte le occasioni in cui vi è la possibilità: «Negli anni abbiamo sempre cercato di seguire la squadra quando potevamo. Ricordo con un certo piacere la trasferta di Manchester nel 2011 . Ma non solo; abbiamo, per esempio, avuto l’onore di conoscere Zola, che per noi è un idolo. Ci ospitò al centro di allenamento del Watford, ai tempi in cui allenava il club. Organizziamo ogni anno una cena natalizia a Napoli, ritrovandoci nella nostra città durante le festività. Ne ricordo una in particolare, mi sembra fosse il 2011; ci ospitò il mitico capitano degli scudetti, Giuseppe Bruscolotti, nel suo ristorante di Posillipo».


Il Napoli Fans club London è una vera è propria realtà nel mondo del tifo azzurro, che conta più di 8.000 fan su Facebook e che ha voglia di continuare a crescere in nome della passione per i colori azzurri: «L’iscrizione al club è gratuita, è sufficiente compilare un piccolo modulo presente sul nostro sito. Ciò che ci muove è solo l’amore per il Napoli e la voglia che abbiamo di viverlo insieme».

Insomma, una storia di passione e passionalità, o soltanto una storia napoletana.