Intervista lercia alla redazione di Lercio!

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AEMORGAN

E’ in arrivo un’ondata di divertimento!

Nessuno di noi se lo aspettava e forse loro meno di tutti, eppure la Regina ci ha dato il permesso di far arrivare nel Regno Unito “quelli di Lercio.it“, per offrirci uno show veramente speciale, che si terrà sabato 24 Settembre dalle 20, nella bellissima location del Wringer & Mangle di Londra.

In un’intervista più semi che seria, ecco come la redazione si racconta e cosa dobbiamo aspettarci da questa imperdibile serata, prenotate il vostro posto a questo link!

Come e quando nasce il vostro progetto?

Noi redattori di Lercio ci siamo conosciuti nella Palestra di Daniele Luttazzi, uno straordinario esperimento di satira che ha prodotto grandissimi talenti, ma anche redattori di Lercio. Dopo la chiusura della Palestra, dopo mesi passati in digiuno e preghiera insieme a papa Benedetto XVI, abbiamo messo su il blog di satira collettiva “Acido Lattico”. E proprio un membro di Acido Lattico, San Michele Incollu da Pietrelcina, ha fondato Lercio, sperando che la cosa potesse aiutarlo a rimorchiare, o per lo meno gli fornisse un alibi alla domanda “cosa fai sempre attaccato al pc?”. Poi Michele ci ha tirato tutti dentro, nell’auspicio che insieme ne avremmo tirato fuori qualcosa di bello. Le cose sono andate diversamente.

Vi aspettavate tutto questo successo?

Successo è una parola grossa, se fossimo uno Stato, i nostri conti sarebbero sotto la supervisione della Merkel. Tuttavia ci piace divertire e ci divertiamo quando lo facciamo, per questo continueremo a farlo finché possiamo (cioè finché la guerra scatenata da Boris Johnson non ci chiamerà al fronte).

Qual è il commento che più spesso ricevete da parte del pubblico?

Fuori dal mio giardino (cit.). In realtà il commento più comune è il tag di un amico. Seguito dal tag di una di quelle pagine facebook che vive scrivendo sciocchezze sotto i post di altri e poi facendo screenshot ai commenti. Ma del resto la natura è così, ci sono i leoni e ci sono le iene.

Cosa maggiormente vi colpisce nella vostra interazione con i lettori?

Non abbiamo capito la bene la domanda, ma in generale non abbiamo avuto grossi problemi con l’Isis. Dopo il nostro tour a Raqqa e Fallujia non siamo più persone gradite in Iraq e Siria, ma stiamo lavorando per rinsaldare i rapporti. In generale, comunque, ci stupiamo di quanta gente ci apprezzi, specie tra le persone ancora in grado di comprendere un testo scritto. Le risate dei lettori sono la nostra ambrosia, va detto, e il calore che otteniamo durante i nostri spettacoli ci aiuta a passare indenni i periodi di freddo reazionario che tutti sperimentiamo ogni giorno.

Avete mai pensato di trasferirvi all’estero?

Alcuni di noi già vivono all’estero, altri hanno l’obbligo di firma in questura e dunque faticano a trovare il volo adatto per potersi permettere viaggi da pendolare all’estero. Siamo una redazione composta da 35 persone, per questo occupiamo quasi ogni emisfero, se si esclude quello australe.

Cosa dobbiamo aspettarci dal vostro show londinese?

Abbiamo mandato gli unici due della redazione che possono ancora rientrare nel Regno Unito, questo perché il nostro obiettivo principale è mantenere inalterato il flusso di capitali che giunge a Lercio tramite la City. Pochi lo sanno, ma Lercio è finanziato dal Gruppo Bilderberg come strumento di disinformazione. Inoltre, l’altro nostro inviato è stato nominato Baronetto dalla Regina Elisabetta grazie alla nostra nota passione per la caccia alla volpe. Forse può interessarvi che prima dei nostri show c’è sempre un’introduzione artistica di Simone Biles.

Qual è il messaggio che volete lanciare ai vostri fan a Londra?

Diciamo ai nostri fan che per noi è un onore avere un così grosso seguito di lavapiatti. Ah, aprite gli occhi, ormai siete degli extracomunitari del cazzo!