La Londra di… Miriam Cutruzzulà: ad un passo dal palcoscenico

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AEMORGAN

“Era il 2015 quando conobbi Londra per la prima volta, volete sapere perché? Beh, amore. Nel 2012 incontrai Lorenzo, il mio attuale ragazzo, che nei mesi estivi era stato a Londra rimanendone completamente ammaliato. La nostra relazione divenne a lungo termine, più seria ed impegnativa e non riuscivamo a reggere più la distanza; così, vicina alla maturità, iniziai a parlare di trasferimento. Nei miei piani c’era Roma, ma quando Lorenzo mi propose di fare l’Università in Inghilterra mettendomi in contatto con conoscenti che studiavano già lì, i miei progetti andarono letteralmente in fumo. Con due biglietti per il mio diciottesimo compleanno, due giovani innamorati partirono in vacanza per Londra: amore a prima vista. Non riuscì la febbre a fermarmi dall’essere attiva ed avventuriera, lasciandomi coinvolgere da tutto quel che in pochi giorni questa capitale mi stava offrendo. Ricordo esattamente che la mia mente fece un salto, avete presente quando qualcosa stravolge la vostra esistenza per sempre? Non avevo dubbi: quella sarebbe stata la mia nuova home sweet home.”

 

Miriam è la nostra piccolina, la ragazza più giovane del nostro tour attorno le vostre vite; ma ha in corpo l’energia che chi fa teatro trasmette, quella di chi vive la vita sul palcoscenico e come un palcoscenico. Proveniente da Catanzaro, in Calabria, si dice certa che le opportunità offertele dalla capitale britannica non avrebbe potuto guadagnarsele nemmeno col più sudato dei lavori in Italia. Preparatasi per la sua nuova vita Brit già all’ultimo anno di liceo, con un frenetico studio per la maturità e per gli esami IELTS, con un via vai continuo fra Roma e Catanzaro per le audizioni, con le application UCAS per un posto all’Università londinese, Miriam oggi è una ragazza che ha ben chiaro cosa vuole raggiungere nella vita: essere felice e non lasciare alcuna porta chiusa davanti a sé.

 

“Invece di fare danza classica, mi davo alla boxe nella palestra di mio padre ed invece di andare in discoteca, preferivo passare una bella giornata in montagna. Ho avuto sempre la passione per l’arte in generale. Iniziai a cantare in un coro gospel che ero proprio una bambina, ottenendo dei risultati niente male, per poi continuare studiando privatamente in tutta Italia.
Credo fortemente che alimentare e coltivare le proprie passioni sia importantissimo e sicuramente il mio lato artistico è stato sempre stimolato dalle persone che ho avuto intorno durante la mia crescita, dai miei genitori alle insegnanti, quindi un enorme grazie lo devo a loro. Poi, proprio qui a Londra ho iniziato a lavorare bene su me stessa e su quello che potrebbe essere un giorno il mio futuro: il musical. Come tutti sanno, Londra ne è la capitale con il suo meraviglioso West End dove (spero!) il sogno diventerà realtà.

 

Mi trovo a Londra per studiare Musical Theatre ed ottenere così una vera e propria laurea in questa disciplina combinata dato che, purtroppo, in Italia ancora non esiste. Mi piacerebbe anche mantenermi ed essere indipendente, per questo sono alla ricerca di un lavoro part-time.”

 

La strada degli artisti ha qualcosa di maggiormente complicato rispetto a tutti noi, quella di Miriam si è facilitata soltanto un mese fa quando – dopo la cancellazione del suo corso alla Brunel University – è riuscita ad entrare alla UWL.

 

“Sono arrivata qui con Lorenzo in quella che era una stanza piccolina a due passi da London Bridge, ho trovato un lavoretto con progressione di carriera da Prèt. Gli inizi sono stati anche molto duri perché Lorenzo doveva ancora laurearsi in Design alla Sapienza di Roma, quindi non stava sempre a Londra con me. I soldi che guadagnavo li dividevamo tra affitto, spesa e costi per workshop vari, UCAS e audizioni.
Ero decisissima che quest’anno sarei entrata perché non avrei saputo cosa altro fare, altrimenti. A Marzo ho deciso di mollare il lavoro e dedicarmi solo all’ammissione per l’Università. La Brunel, che mi aveva già accettata, ha cancellato il mio corso lasciandomi in balìa di una serie infinita di nuovi test ed audizioni che, per fortuna e merito, mi hanno portata dove sono adesso. La mia felicità di essere una fresher alla University of West London (in collaborazione con il London College of Music) mi fa gettare uno sguardo al passato: adesso ho la consapevolezza che tutti i sacrifici sono stati ripagati.”

 

Non vedo l’ora di vedere Miriam ed il suo talento in un importante musical proprio qui a Londra, perché – come dice la sua amata Disney – “i sogni son desideri di felicità”.

 

Se avete una storia da raccontare, che sia di ispirazione ad altri italiani che sono già a Londra o che sognano di partire per la capitale inglese, contattate la nostra redazione, scrivendoci a press@londradavivere.com