Dopo la Brexit i lavoratori non qualificati potranno restare nel Paese solo per un anno

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AEMORGAN

In seguito alla Brexit, una delle decisioni politiche britanniche che più stanno facendo discutere il Paese e il mondo intero, potrebbe essere rivoluzionato da cima a fondo anche il mercato del lavoro, con conseguenze importanti sia per i lavoratori stranieri in cerca di fortuna che per gli imprenditori bisognosi di mano d’opera.

Le politiche di immigrazione a carattere lavorativo post-Brexit sono infatti l’oggetto privilegiato delle ultime rivelazioni sui concordati con la UE. Il Segretario di Stato per gli Affari Interni ha infatti annunciato nuove misure per quanto riguarda i lavoratori – qualificati o meno – che potranno entrare nel Paese dopo la scissione dall’Unione Europea.

Sajid Javid ha parlato di un sistema che metterà fine alla libertà di movimento finora sperimentata. I lavoratori qualificati verranno valutati in base all’esperienza e al talento piuttosto che sulla nazionalità: in questo modo, stando alle fonti governative, gli imprenditori avranno accesso alle competenze da loro ricercate, allo stesso tempo riducendo quanto più possibile il flusso migratorio.

Sul libro bianco dell’immigrazione che dovrà essere presentato dal governo, in linea con le raccomandazione fatte dalla Commissione deputata a questi affari, dovrebbe comparire la proposta della rimozione del limite annuale di visti di lavoro rilasciati, nonché l’allargamento del ventaglio di skill cercate per includere anche personale con qualifiche equivalenti al livello più alto.

Ma le misure dovrebbero riguardare anche i lavoratori non qualificati, che potranno ricevere un visto da 12 mesi, senza però benefici quali il ricongiungimento famigliare o la possibilità di chiedere la cittadinanza. Il nuovo sistema, che secondo il governo dovrebbe durare fino al 2025 e favorire sia le imprese, che avranno il tempo di addestrare impiegati giovani, sia i lavoratori, prevederà anche un periodo di “cooling off“, ovvero di 12 mesi durante i quali non si potrà richiedere un nuovo visto.

Inoltre i lavoratori altamente specializzati, che potranno dimostrare un salario garantito di almeno 30mila sterline annue, potranno invece richiedere un visto della durata di 5 anni.

Il livello della soglia salariale minima però è ancora in discussione, e potrebbe esserne modificata l’entità in seguito a discussioni interne al governo e alla consultazione delle aziende, allo scopo di trovare il modo giusto per favorire la ripresa economica del Paese.

Parallelamente si segnala che anche la questione degli studenti stranieri verrà toccata nelle proposte del cosiddetto White Paper: non ci sarà un limite numerico, e questi avranno fino a 6 mesi per trovare un lavoro dopo il diploma o la laurea, e 12 mesi per coloro che avranno completato un master.