Facebook apre nuovi uffici a Londra e cerca personale: tutti i dettagli!

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AEMORGAN

Proprio nel bel mezzo dello psicodramma Brexit, finalmente una boccata d’ossigeno per i sudditi di Sua Maestà. Facebook ha formalmente annunciato l’apertura di nuovi uffici a Londra. Il che a sua volta creerà 1.000 nuovi posti di lavoro che si aggiungeranno ai 3.000 esistenti: e se fosse l’occasione che aspettavate?

La notizia è giunta nelle scorse ore per bocca della stessa Sheryl Sandberg, COO del portalone social, ed è oramai ufficiale: Facebook ha intenzione di aprire una succursale londinese nel corso dell’anno, per rinfoltire la forza lavoro di cui dispone.

Più di metà delle figure richieste sono di alto profilo e con un solido background in scienza e tecnologie: ingegneri software engineering, specialisti in design di prodotto e Data Science; oltre ovviamente a schiere di nuovi moderatori per filtrare i contenuti sensibili. Una necessità in vista della crescente pressione esercitata dal pubblico per limitare i contenuti auto-lesionistici e di estremismo politico.

“Molti di queste figure altamente specializzate ci aiuteranno a risolvere le sfide di un Internet aperto e ci aiuteranno a sviluppare l’intelligenza artificiale necessaria a scovare contenuti pericolosi più rapidamente” ha dichiarato. Tali ruoli sorgeranno sotto l’egida del team di “Integrità della Community” di Facebook, e costituiranno l’occhio vigile di tutte le piattaforme della società, inclusi Messenger, Instagram e WhatsApp.

Una risposta anche ai tragici eventi che hanno portato al suicidio del teenager Molly Russell nel 2017, e che Steve Hatch, vice presidente della divisione Nord Europa di Facebook, ha definito “una tragedia.” In una intervista a BBC Radio 4, ha dichiarato:

“La tragica morte di Molly Russell ci ha davvero fatto fermare di colpo come società, e ci ha fatto comprendere che c’era un problema da risolvere con maggiore efficacia. Abbiamo messo in essere tali politiche in modo continuativo negli ultimi 12 mesi.”

È così che si è arrivati alla rimozione di oltre 2 milioni di post su Facebook e di oltre 800.000 post su Instagram. “A mano a mano che i nostri sistemi progrediscono, diventano migliori e più efficaci,” ha spiegato. “La nostra aspirazione è di rimuovere ogni singolo contenuto pericoloso.”

E Londra avrà un ruolo di primo piano nel fronteggiare l’emergenza; la City si appresta infatti a diventare “l’hub più grande di Facebook al di fuori degli Stati Uniti” ed a quanto pare si tratterebbe di un investimento a lungo termine.

Una notizia che non pare vera a Boris Johnson, che infatti gorgheggia giulivo:

“Il Regno Unito sta creando con successo società locali specializzate in tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, riuscendo ad attrarre al contempo giganti tecnologici come Facebook. Ci impegniamo a rendere il Regno Unito il paese più sicuro al mondo per essere online, e uno dei posti più convenienti in cui le società high-tech possano creare una base operativa”