Temperature incredibili a Londra: fa più caldo che a Ibiza! Ecco quanto dureranno

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AEMORGAN

Proprio quando nessuno ci sperava neppure più, un’ improvvisa e imprevista ondata di caldo è piombata sui cittadini londinesi e li ha deliziati con temperature invidiabili, migliori perfino di quelle viste sul Mediterraneo. Ma quanto durerà la pacchia? Ecco cosa dice il Met Office.

Il picco maggiore è stato registrato a Kew Gardens, il giardino botanico di Sua Maestà che alligna sulla sponda sud del Tamigi. I rilevamenti ufficiali parlano di 21,2 gradi; una temperatura -sottolineano in solluchero dalla BBC- più elevata che a Ibiza, Barcellona e Madrid. Hai detto niente. Per battere questo primato occorre tornare indietro di ben 21 anni, all’inverno del 1998.

Un record notevole per l’inverno inglese; di solito infatti, in questo periodo dell’anno, ci aspettiamo circa 8 gradi in meno di media. Pure in Scozia, una regione che solitamente non vanta clima tropicale, si sono visti oltre 18 gradi ad Aboyne, nell’Aberdeenshire; una temperatura che batte addirittura lo storico 17,9 gradi risalente a 120 anni fa. A Porthmadog nel Nord Ovest del Galles, invece, si sono sfiorati i 21 gradi, mentre a Teddington, a Sud Ovest di Londra, segnalavano 20,7 gradi.

Tutto è iniziato lunedì, quando il termometro è salito sopra i 20 gradi, e la cosa ha costituito una gran sorpresa, visto che solo l’anno scorso, di questi tempi, eravamo a -11.7 gradi a South Farnborough, nell’Hampshire. Secondo i meteorologi, è difficile che la colonnina di mercurio si spinga molto oltre queste vette, ma la buona notizia è che sole e bel tempo resteranno stabili almeno fino a stasera, con massime di 19 e 17 gradi rispettivamente a Kew Gardens e Porthmadog.

A partire da domani, giovedì 28 febbraio, un sistema di alta pressione porterà scompiglio tra i cieli, e di conseguenza vento, umidità e pioggia.

Fino ad allora dunque conviene godersela, anche se non è sempre tutto oro quel che luccica. A dire degli esperti, infatti, questa improvvisa fluttuazione è da attribuire almeno in parte ai cambiamenti climatici impressi dall’uomo al pianeta, e all’incessante sversamento di gas serra e anidride carbonica nell’atmosfera. A questo, aggiungete la pre-allerta dei vigili del fuoco e delle autorità: un clima più caldo, infatti, implica anche una maggiore probabilità che si sviluppino incendi all’aperto.

Nel frattempo, i ricci sono usciti anzitempo dal letargo, sgargianti farfalle svolazzano tra i fiori dei giardini di Londra, e gli uccelli migratori come rondini e balestrucci sono giunti in UK con un mese d’anticipo. Potesse restare tutto così com’è per altri tre mesi, sarebbe un sogno. Ma non fateci la bocca: già domani è previsto lo scontro con la (gelida) realtà.