“A.A.A. traduttore di emoji cercasi!”: l’offerta di lavoro che non ti aspetti!

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AEMORGAN

Ormai è un’abitudine quotidiana sfruttare nella comunicazione le conosciutissime emoji, i simpatici simboli  che possono essere utilizzati per gli sms, le e-mail e i messaggi su WhatsApp. Nate in Giappone negli anni Novanta, le miniature colorate sono diventate popolari in tutto il mondo da quando nel 2006 Google  ha iniziato a offrirle su Gmail, ma mai si sarebbe pensato ad un successo così grande: basti pensare che, secondo uno studio pubblicato da “Emogi”, nel 2016 sono stati inviati 2,3 trilioni di messaggi con faccine e altre icone.

Si tratta, quindi, di un linguaggio in grande espansione e per questo motivo la “Today Translations“, agenzia specializzata in traduzioni con sede a Londra, ha voluto lanciare un annuncio di lavoro per la ricerca di uno specialista in materia. L’idea è partita dal capo esecutivo dell’azienda Jurga Zilinskiene in seguito alla richiesta da parte di uno dei suoi clienti, di tradurre un diario familiare dall’inglese in emoji. Lavorandoci su, la compagnia ha constatato che ci si trovava ad affrontare un compito lungo e complesso per il quale sarebbe stato necessario l’intervento di un esperto nel settore, così come si legge nell’annuncio pubblicato sul sito dell’agenzia:

“La traduzione delle emoji è un settore emergente, ma dominato dal software, che spesso è insensibile alle numerose differenze culturali nate nell’uso e nell’interpretazione. Per questo stiamo cercando un individuo eccezionale che porti il tocco umano necessario laddove la traduzione del software è inadeguata“.

Il candidato dovrà, quindi, saper interpretare tutti i 1600 pittogrammi ufficiali e tradurre le conversazioni virtuali, per poi stilare un report mensile in cui analizzerà i trend di utilizzo delle emoji e le differenze culturali maturate nel loro uso, accompagnandolo con una traduzione in inglese. Chi si candida dovrà sostenere un test che confermi tali conoscenze e attitudini, mentre le competenze non essenziali ma comunque auspicabili sono: una laurea in Traduzione o in Scienze Sociali, più di tre anni di esperienza nel settore linguistico, ottime capacità di comunicazione e organizzazione, propensione al gioco di squadra e allo smaltimento di carichi di lavoro frenetici.

La posizione aperta, per adesso, è da consulente freelance, il luogo di lavoro sarà flessibile ed è previsto uno stipendio competitivo. Insomma, una bella opportunità per gli amanti delle faccine colorate anche perchè, chi riuscirà ad accaparrarsi l’ambito posto di lavoro, avrà l’onore di entrare a far parte di una compagnia eccellente nel suo settore in cui sono impegnati tremila linguisti in grado di coprire un range di ben duecento lingue straniere.

E voi vi sentite pronti a partecipare?