Effetto Brexit: è boom di immigrati italiani iscritti all’AIRE

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AEMORGAN

Sembra che agli italiani piaccia particolarmente il Regno Unito, ed a confermarlo non è un semplice luogo comune ma dei dati ben precisi. I numeri, infatti, parlano chiaro: nel corso del 2016 i nostri connazionali residenti ufficialmente in UK hanno superato la quota di 280 mila, con un aumento quindi di circa 30 mila unità sopratutto nella seconda parte dell’anno.

La chiave di volta di questo incremento è stato il referendum di giugno inerente alla Brexit dove il 52% degli elettori ha votato in modo favorevole per quanto riguarda l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Da quel momento in poi sono stati tantissimi gli italiani che da tempo vivevano in UK ad ufficializzare la loro residenza nel Paese, tanto che le iscrizioni all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) sono passate dalle 1800 alle 3000 ogni mese.

Questi dati sono confermati, in parallelo, dall’attività prolifica del Consolato di Londra che, così come si legge nel classico messaggio di fine anno del Console Generale Massimiliano Mazzanti, anche nel 2016 si è confermato come primo in Europa e secondo in tutto il mondo per quanto riguarda il numero di iscritti. L’ufficio consolare londinese, che ha sede a Farringdon Street, in quest’ultimo anno è stato sempre in pieno fermento, tanto da essere nominato come primo al mondo anche per volume di attività occupandosi mediamente ogni mese di oltre 2100 passaporti, 350 fogli di viaggio, 2400 variazioni anagrafiche e 10500 comunicazioni ai Comuni.

Dai dati emersi è chiaro che l’impegno è stato costante e non poco faticoso, ed infatti lo stesso Mazzanti nel messaggio pubblicato sul sito ufficiale del Consolato ha voluto sottolineare che, di certo, si è dovuto far fronte a diverse difficoltà nel corso dell’anno, tenendo anche conto della gestione delle votazioni del referendum sulle Trivelle e di quello sulla Riforma Costituzionale:

“Si tratta di numeri che mettono quotidianamente a dura prova una struttura che, a fronte delle chiusure degli Uffici consolari di Manchester e Bedford, non può contare su risorse sufficienti per far fronte a tali numeri, ma che ha profuso ogni possibile sforzo per rispondere alla pressione crescente di una comunità italiana in continuo incremento“.

Nonostante gli ostacoli, il Consolato ne è uscito quindi vittorioso riuscendo anche a migliorarsi sotto molti punti di vista, così come Mazzanti ha ribadito nel messaggio: il sistema di iscrizione/variazione AIRE è diventato completamente online, tanto da ridurre i tempi di lavorazione del 70%; è stata ampliata l’anagrafe digitale e da gennaio verrà introdotto il sistema di prenotazione telefonico gratuito degli appuntamenti con l’Ufficio Passaporti.