Baby Trump, a Londra il pupazzo gonfiabile che irride il presidente USA

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AEMORGAN

Il pupazzo gonfiabile a forma di Donald Trump che nel 2018 ha sorvolato i cieli di Londra durante la visita del presidente degli Stati Uniti, tornerà anche quest’anno e sarà ancora più grande, grosso e arrabbiato. Trump, quello vero, pare non l’abbia presa bene.

Tutto è iniziato la scorsa estate in occasione della prima visita ufficiale dell’attuale presidente USA nel Regno Unito per un vertice programmato. Nel Centro della City si sono dati appuntamento 250.000 contestatori del presidente Trump, proprio a Parliament Square, di fronte a Westminster.

Di per sé, la cosa era partita come tutti si sarebbero aspettati: un pacifico corteo di persone che dissentono dall’agenda politica e dal “razzismo, sessismo e islamofobia” del leader della Casa Bianca; senonché, all’improvviso, il colpo di scena: dal centro della piazza è stato innalzato un grosso pallone gonfiabile con le fattezze d’un Trump bebé dall’aria capricciosa e armato di cellulare. Il pallone ha poi seguito gli spostamenti del suo omologo in città, sul Parlamento e anche oltreconfine, raggiungendo i cieli di Parigi a novembre, e infine quelli di Buenos Aires per il G20.

La cosa, ça va sans dire, non è piaciuta all Presidente USA, che ha dichiarato “di sentirsi un ospite indesiderato” a Londra. “Un tempo amavo questa città,” ha dichiarato in una intervista al Sun. “Non ci venivo da parecchio, ma quando ti mettono così poco a tuo agio, che motivo c’è di restare?”

Il riferimento velato è al sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan, che ha dapprima negato e infine concesso ai contestatori l’uso del gonfiabile. Da parte sua, Khan ha rispedito le accuse al mittente definendo “assurde” le polemiche. In difesa del suo operato, ha affermato poco dopo: “Vi immaginate di poter limitare la libertà di parola solo per non ferire i sentimenti di qualcuno?”

In questo clima nervoso, gli organizzatori dietro il pallone originale -che era alto appena 6 metri- tornano all’attacco promettendo un nuovo volo in previsione della visita di stato di giugno 2019, pianificata per la commemorazione del 75esimo anniversario del D-Day. E questo è niente: la Stop Trump Coalition, l’associazione che ha creato e gestisce il Baby Trump, ha promesso di fare le cose in davvero grande:

“È da tempo che ci trastulliamo con l’idea di un altro pallone Baby Trump, ma stavolta lo vorremmo far 5 volte più voluminoso.

Una cosetta non proprio di facile attuazione, però: si parla infatti d’una spesa di circa 70.000£ pari a 82.000€ che dovrà essere sovvenzionata interamente da attivisti e cittadini comuni. Ma a riguardo, dalla coalizione giungono conferme granitiche: “Abbiamo il Baby Trump. E volerà. Anzi, vogliamo che sia molto più grande. L’unica nostra preoccupazione è la logistica.”