Bere una birra nudo? Da oggi a Londra, si può! Ecco dove

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AEMORGAN

Certo, Londra è da sempre conosciuta come la città dei pub, ma nessuno si sarebbe mai aspettato la trasformazione cui il The Coach & Horses sta andando incontro. Uno dei più famosi pub di Londra, conosciuto da 63 anni a questa parte anche per la scortesia del suo barista Norman Balon, dismette per qualche tempo gli abiti da locale tradizionale.

In conformità con il proprio spirito indipendente e originale, infatti, lo storico ritrovo di Soho è il primo pub ad aver ottenuto una licenza affinché al suo interno si possano svolgere eventi nudisti. Insomma, si potranno appendere tutti gli abiti, oltre che i soliti cappello e giacca, per gustarsi una pinta in tutto relax.

Alestair Choat, l’altro gestore che tiene le redini del pub insieme alla figlia Hollie, ha infatti richiesto e ottenuto la licenza per poter scattare le foto necessarie a creare un calendario destinato alla beneficenza: a quanto pare il birrificio londinese Fuller, che possiede il locale dal 2011, non sarebbe intenzionata a rinnovare il contratto, volendo riorganizzare strutturalmente il pub cambiando il management.

La mossa di Choat si basa anche su un recente sondaggio che ha mostrato come oltre la metà dei londinesi intervistati, il 64%, ha dichiarato di gustare maggiormente un boccale di birra senza nulla addosso. Non a caso si tratta di una nuova sfida per il Coach & Horses, come ha dichiarato il gestore: “Siamo stati il primo pub vegetariano a Londra, e ora siamo il primo con una licenza nudista. Fare il calendario è stato molto divertente, e abbiamo dovuto dire di no a molte persone, eppure ci saranno 16 mesi invece che 12, 4 sono gratis!”

Nonostante il momento difficile che sta attraversando, Choat non si lascia prendere dalla sconforto, raccontando che la licenza è simile a quella necessaria per chi offre intrattenimento “adulto”. Naturalmente una volta lanciato il calendario, il pub è stato subissato di richieste da parte di naturisti da ogni parte del mondo, e ciò ha portato all’organizzazione di alcune serate nudiste, la prima delle quali a giugno.

L’evento dovrà essere organizzato in anticipo, dato che bisognerà trovare membri dello staff in linea che si trovi a proprio agio con dei clienti quantomeno insoliti. In fondo il lavoro è sempre lo stesso, ma non tutti sono disposti a rilassarsi così tanto, per quanto Choat ritenga che si tratti di qualcosa cui ci si abitua molto velocemente, “come una band che suona dal vivo senza essere troppo interessante: dopo un po’ diventa sottofondo”.