Brexit, a Londra potrebbe esserci libertà di movimento per i cittadini UE: tutti i dettagli

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AEMORGAN

Non tutto è perduto per expat e viaggiatori. La Londra post-Brexit potrebbe decidere di continuare a garantire la libertà di movimento ai cittadini UE, da e verso il Vecchio Continente, almeno a livello comunale. Sempreché i Liberal Democrat riescano a prenderne il controllo alle prossime elezioni.

La situazione è sotto gli occhi di tutti. La scadenza per la Brexit è agli sgoccioli, e Johnson è oramai un premier azzoppato dopo le ultime defezioni dal partito. In questo quadro di enorme incertezza, i Democrat sono riusciti a far passare il provvedimento che di fatto rende impossibile uscire dalla UE senza uno straccio di accordo. E ora si aggiunge anche questo: la candidata sindaco dem della City, Siobhan Benita, promette di consentire libero movimento e accesso al mercato del lavoro a tutti i cittadini UE sfruttando una proposta di legge del governo in carica.

L’annuncio è arrivato alla conferenza annuale di partito che si è tenuta a Bournemouth; sul palco di fronte a centinaia di persone, Siobhan Benita ha promesso un incontro con i parlamentari UE e i papaveri di Bruxelles per negoziare i termini di reciprocità dei diritti i cittadini UE a Londra, e per i londinesi residenti in Europa.

Ex impiegata statale, figlia di un immigrante indiano e di una francese, la Benita raccoglie la sfida e rilancia l’apertura della Capitale:

“Niente può simboleggiare una Londra aperta più che mantenere il libero movimento all’interno della UE. La nostra città ha bisogno di una leadership che difenda la libertà di movimento e quando sarò eletta come la prima sindaca Liberal Democratica di Londra, lo otterrà. Niente se e niente ma.”

“Come sindaca,” ha chiosato.” manterrò la libertà di movimento a Londra e la libertà di movimento per i londinesi in Europa. Mi assicurerà che avremo sempre la libertà di movimento nella nostra grande città.” E fin qui tutto chiaro; il nocciolo della questione, tuttavia, è un altro: come intende fare?

L’idea è di depotenziare il dicastero preposto all’amministrazione degli affari interni sfruttando a proprio vantaggio il sistema d’immigrazione a punteggio mutuato dall’Australia:

“Il governo ci dice che desidera un sistema d’immigrazione a punti in stile australiano. Sotto tale sistema, i poteri vengono devoluti alle regioni, consentendo loro di selezionare i migranti in base a differenti caratteristiche. Una delle caratteristiche per guadagnarsi il diritto di lavorare a Londra potrebbe essere la cittadinanza UE.”

Siobhan Benita è in lizza per la posizione di sindaco di Londra, le cui elezioni si terranno a maggio 2020; dovrà vedersela con Sadiq Khan, il conservatore Shaun Bailey e il co-leader dei verdi Sian Berry.