Brexit: l’accordo tra UE e Regno Unito arriverà a novembre?

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AEMORGAN

La Brexit si sta avvicinando sempre più: a marzo 2019, avverrà l’ufficializzazione dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Fino ad adesso, però, sembrava che l’accordo tra Bruxelles e Londra fosse lontanissimo dall’essere raggiunto, cosa che preoccupa non poco non solo gli inglesi, ma anche i cittadini europei che vivono in Inghilterra. Tuttavia, pare che siano stati fatti dei passi in avanti: è possibile che UE e governo britannico possano arrivare a siglare un accordo entro la fine del mese di novembre.

La conferma è arrivata da Michel Barnier, capo delle negoziazioni per l’UE, che ha pubblicamente dichiarato durante una conferenza che “L’accordo sulla Brexit non è lontano” e che, “l’80% delle questioni relative al contratto di uscita è stato stabilito”. Tuttavia, il punto più spinoso da discutere resta la divisione tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda, ossia come gestire questo particolare confine ora che l’Irlanda del Nord non farà più parte dell’UE.

La novità annunciata da Barnier potrebbe essere confermata o smentita nel corso del prossimo vertice straordinario sulla Brexit che si terrà il 20 settembre a Salisburgo e nel quale sono invitati a partecipare tutti i capi di Stato e Governo degli altri 27 Stati Membri (il Regno Unito è escluso).

Arrivare a un accordo il prima possibile è fondamentale, visto che poi questo dovrà essere approvato anche dal Parlamento britannico, diviso nettamente in due fazioni (pro e anti-Brexit). Se non si dovesse raggiungere un accordo entro marzo 2019, infatti, il Regno Unito lascerebbe l’Unione Europea tout-court, senza norme di transazione necessarie a garantire un passaggio armonizzato e graduale dall’essere parte dell’UE a non esserlo più.  Per evitare questo grande problema, se l’accordo non fosse raggiunto entro marzo, gli altri 27 Paesi membri dell’UE dovrebbero votare all’unanimità per prolungare le trattative in vista di raggiungere un accordo definitivo.

Nel frattempo, Sadiq Khan, sindaco di Londra, sta portando avanti una campagna per promuovere un secondo referendum sulla Brexit. “Senza elezioni politiche all’orizzonte e il tempo che vola via, io chiedo un voto pubblico per stabilire se si voglia rimanere nell’UE. Il Governo sta fallendo nelle negoziazioni sulla Brexit. Adesso affrontiamo il rischio reale di avere un pessimo accordo, o di non averlo affatto. In entrambi i casi, ciò causerebbe un enorme danno a Londra e al Regno Unito”, ha scritto su suoi canali social il primo cittadino londinese.