Brexit, barriera di costi e cavilli burocratici per chi viaggia in UE

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AEMORGAN

Per i cittadini e residenti inglesi che viaggiano verso la UE ci saranno presto importanti e sgradite novità. Tra passaporti, autorizzazioni e ceralacche, si verificherà un aumento dei costi e delle trafile burocratiche a carico di chi si sposta fuori confine. È una delle perverse contropartite della Brexit.

Fino ad oggi la European Health Insurance Card (Ehic), cioè lo schema che dà diritto a ricevere assistenza sanitaria gratuita in tutti i paesi dell’Unione Europea, proteggeva chi studia, lavora e paga le tasse in UK anche quando si trova in uno degli stati membri della UE, e anche per patologie pregresse; in teoria, avrebbe dovuto sopravvivere agli scossoni della Brexit, ma in realtà è naufragata assieme a tante altre premesse.

Risultato: i prezzi delle assicurazioni sanitarie di viaggio per chi risiede in UK saliranno sensibilmente. E questo è niente. Ogni volta che si prepara il trolley per fare un salto a Parigi o a Roma, bisognerà effettuare una serie di verifiche preliminari propedeutiche a qualunque spostamento.

Per spiegare ai cittadini le novità, il governo ha già in programma una serie di spot, inserzioni e affissioni. Tra i messaggi che passeranno, ci sarà:

  • I visitatori UK che si recano in Unione Europea dopo il 1 gennaio 2021 dovranno verificare la scadenza del proprio passaporto; valgono le solite regole: devono esserci almeno 6 mesi di validità residua, pure se vi fermate pochi giorni, e deve avere meno di 10 anni.
  • Per guidare auto o moto in giurisdizione UE “potrebbe” rendersi necessaria la patente di guida internazionale, oltreché il pagamento di un sovrapprezzo sull’assicurazione. Se invece portate con voi il vostro veicolo, dovrete procurarvi anche la green card.
  • Quanti intendono viaggiare col proprio animale domestico dopo il 1 gennaio 2021 dovranno contattare il veterinario almeno 4 mesi prima. In altre parole, chi torna al paesello per l’Epifania col gatto dovrà contattare un veterinario già entro settembre.
  • Ovviamente, non c’è più alcuna garanzia che la pacchia del roaming mobile gratuito continui. Aspettatevi la reintroduzione dei costi di roaming, ora che le leggi UE a riguardo verranno disapplicate.

La buona notizia è che -come per la Thailandia e altri remoti paesi del mondo- non avrete bisogno di un visto specifico; al momento dell’ingresso in UE, tuttavia, potrebbero chiedervi di mostrare il biglietto del ritorno e di dimostrare che possedete sufficiente fondi per restare in UE. E come se ciò non fosse già abbastanza umiliante, negli aeroporti saranno previste corsie specifiche separate da UE, EEA, Svizzera e USA.

Infine, esattamente come per tutti gli altri paesi extra UE, dovrete dichiarare alla dogana ciò che comprate e portate con voi, rispettare i massimali su alcol e compagnia, e infine dichiarare se state portando oltre 10.000 Sterline fuori confine. Signore e signori, benvenuti nel secolo scorso.