Ufficiale: confermate le elezioni in UK, si voterà il 12 dicembre!

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AEMORGAN

[AGGIORNAMENTO]: la Gran Bretagna terrà le sue prime elezioni di dicembre in quasi un secolo. Boris Johnson è infatti riuscito ad avere l’approvazione del parlamento solo a due giorni dalla scadenza del 31 ottobre della Brexit.

La richiesta del Primo Ministro è stata approvata dalla Camera dei Comuni con 438 voti favorevoli e 20 contrari. La votazione provocherà lo scioglimento del Parlamento dal 6 novembre, aprendo la strada alle elezioni del 12 dicembre.

Prima dovrà però pronunciarsi anche la Camera dei Lord, ma l’esito di tale votazione pare essere abbastanza scontato. I risultati delle nuove elezioni, invece, verranno annunciati il giorno successivo alla chiusura delle urne, il 13 dicembre.

Elezioni in UK: conseguenze sulla Brexit

Rimangono comunque dubbi e incertezze sulle elezioni pre-natalizie, le prime a partire dal 1923: il Paese è infatti ormai stremato e fortemente polarizzato dal continuo rinvio della Brexit, e tanti sostenitori dei due principali partiti hanno avuto modo di riconsiderare le proprie opinioni negli ultimi mesi.

I Labour hanno accolto la mozione del Primo Ministro dopo che Jeremy Corbyn ha affermato di aver avuto la garanzia dell’eliminazione della possibilità di una Brexit con no-deal. I partiti dell’opposizione, a dire il vero, hanno provato a inserire un emendamento che avrebbe spostato le elezioni al 9 dicembre, per evitare che Johnson potesse forzare la propria versione della Brexit prima dello scioglimento del Parlamento.

Il tentativo però è stato respinto con 315 voti contro e 295 favorevoli. Nonostante ciò Corbyn ha dichiarato che i Labour lanceranno “la più ambiziosa e radicale campagna per il cambiamento reale che il nostro Paese abbia mai visto”.

Se nessun partito dovesse vincere in maniera conclusiva, tuttavia, il futuro della Brexit sarà nuovamente in dubbio e le ipotesi a disposizione rimangono estreme: da un’uscita senza accordo a un nuovo referendum che potrebbe cancellare definitivamente l’istanza di divorzio dall’Unione Europea.

Con una mossa del tutto a sorpresa il Primo Ministro britannico Boris Johnson, dopo aver dovuto rinunciare a una Brexit in tempi brevi, ha chiesto che siano stabilite elezioni generali il 12 dicembre, in modo da avere un nuovo Parlamento prima di Natale.

Come ormai noto, la promessa di Johnson di lasciare l’Europa prima del 31 ottobre è naufragata, ed è dunque arrivata una nuova richiesta ai membri del Parlamento: settimana prossima il leader politico chiederà infatti ai suoi colleghi di approvare la sua istanza.

Elezioni in UK: cosa ne pensano i Tories

Il Primo Ministro ha scritto al suo rivale diretto Jeremy Corbyn per assicurarsene il sostegno, affermando di voler dare al Parlamento un’ultima opportunità di esaminare la sua bozza di accordo per la Brexit e concludere tutto il processo entro il 6 novembre. Ma allo stesso tempo lunedì avrà bisogno di due terzi dei parlamentari per garantirsi le elezioni richieste.

Si tratta di un ultimatum neanche troppo velato, come si può leggere nella missiva inviata a Corbyn: fonti di Downing Street infatti hanno confermato che se la richiesta di Johnson dovesse essere rifiutata, questi ritirerà la bozza di accordo ma al contempo continuerà a chiedere su base quotidiana nuove elezioni, per “non consentire più al Parlamento di tenere questo Paese in ostaggio“.

I labouristi sembrano essere contrari alla richiesta del governo, ma il loro leader ha affermato che nessuna decisione verrà presa finché l’Unione Europea non deciderà sul rinvio della Brexit. Corbyin in ogni caso ha ricordato come la priorità, in vista di una qualsivoglia concessione, sia quella di eliminare il no deal dalle possibilità.

Più nello specifico Corbyn ha detto che “non siamo contro l’eventualità di avere nuove elezioni, le vogliamo perché dobbiamo rivolgerci alla popolazione di questo Paese, ma non possiamo permettere che il Regno Unito corra il pericolo di uscire rovinosamente dall’Unione Europea senza accordo, a causa del danno che ciò comporterebbe ai servizi, al commercio e agli impieghi“.

Elezioni in UK: il percorso della proposta di Johnson

Nel frattempo questo martedì la proposta di legge legata alla Brexit ha passato la sua seconda lettura alla Camera dei Comuni, con una maggioranza più larga di quanto previsto. Per questo motivo molti tra i Tories si aspettano che il processo proceda senza intoppi in Parlamento anche nelle prossime fasi, mentre altri temono che la maggioranza possa venire meno, e proprio per questo hanno incoraggiato Johnson nella sua richiesta di elezioni.