Brexit, il Consolato Italiano scrive una lettera ai connazionali a Londra

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AEMORGAN

Ora che il periodo di transizione della Brexit volge al termine, e visto il gran caos che ancora regna sull’argomento, il Consolato Generale di Londra ed il Comites (“Comitato per gli Italiani all’Estero”) hanno inviato nelle ultime ore, oltre 40 mila lettere ai connazionali ultra-65enni in UK per spiegare loro cosa sta accadendo, e come procedere per registrarsi al Settled Status.

Il Regno Unito sta per lasciare l’Unione Europea; mancano letteralmente pochi giorni, eppure la politica non è stata ancora capace di trovare un accordo soddisfacente; è inevitabile dunque che chi si ritrova nel tritacarne burocratico tema per il futuro.

Per questo, col contributo finanziario della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina, è stato coordinato l’invio di migliaia di missive contenenti due schede informative. L’idea è di sensibilizzare sul tema le persone meno abituate a smartphone e Internet, e di aiutarle a capire l’importanza e l’urgenza della registrazione presso le autorità britanniche.

Il meccanismo pensato dal governo inglese, infatti, il cosiddetto EU Settlement Scheme, è totalmente digitale e a tutti gli effetti è equivalente ad un permesso di soggiorno per cittadini europei. Tuttavia, affinché i diritti continuino ad essere garantiti, i cittadini comunitari che risiedono in UK devono registrarsi improrogabilmente entro il 30 giugno 2021. Ma il consiglio è di portarsi avanti per tempo, e di non aspettare l’ultimo minuto.

“L’obiettivo è raggiungere più persone possibile” ha chiosato il Console Generale Marco Villani, “per questo abbiamo deciso di accogliere la proposta del Comites ed affiancare, con strumenti più tradizionali, le campagne social delle Autorità britanniche, europee e della nostra Ambasciata a Londra, al fine di raggiungere la fascia di popolazione che ha meno accesso alle nuove tecnologie.”

“Chi avesse difficoltà ad iscriversi all’EU Settlement Scheme potrà in ogni caso contattare il Comites di Londra, nessuno sarà lasciato indietro” ha rassicurato il Presidente Pietro Molle. “Non appena sarà possibile, avvieremo anche una campagna sul territorio per convincere tutta la collettività italiana (oltre 422 mila iscritti AIRE) a registrarsi immediatamente.”

Ad oggi, secondo le statistiche del paese, oltre 4 milioni di europei si sono già registrati all’EU Settlement Scheme, e di questi oltre 400.000 richieste provenivano da connazionali. Gli italiani nel regno Unito, infatti , rappresentano il terzo gruppo nazionale dopo Polonia e Romania.