Brexit, sempre più inglesi abbandonano Londra per la UE

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AEMORGAN

Stando a una recente inchiesta del Guardian, immediatamente dopo il referendum sulla Brexit, il numero dei londinesi che abbandonano il Regno Unito per espatriare in UE è drasticamente aumentato. E tra le destinazioni più gettonate ci sarebbe la Germania.

Diventa sempre più difficile scorgere l’orizzonte tra i marosi della Brexit, soprattutto con una politica che fatica a tenere il timone a dritta e a imprimere una direzione purché sia. È normale dunque che in questo clima d’incertezza, si verifichino fenomeno insoliti e contrastanti tra loro.

Brexit, la buona notizia

Prima di tutto la buona notizia (più o meno) . Pare che il tanto temuto esodo delle multinazionali e dell’alta finanza non si sia ancora verificato; un sondaggio sulle intenzioni degli imprenditori inglesi dello scorso settembre conferma infatti che il 40% delle attività commerciali ha in programma di spostare parte o tutte le operazioni fuori dal paese; percentuale che sale al 60% nel caso delle grandi società.

Ciononostante sembra che “solo” 7.000 posti di lavoro si perderanno nel passaggio; un numero certamente alto ma molto meno catastrofico delle proiezioni di due anni fa. Come dire, va male ma poteva andar peggio.

Brexit, la pessima notizia

E ora veniamo alle notizie davvero brutte. Il numero di sudditi di Sua Maestà che partono per i paesi dell’Unione europea ha raggiunto l’apice degli ultimi 10 anni, con un’impennata vistosa subito dopo il referendum.

Stando alle statistiche del più recente rapporto sulla migrazione dei cittadini britannici, infatti, nel 2019 ben 84.000 persone sono uscite dal Regno Unito per trasferirsi armi e bagagli in altri paesi UE; a mo’ di paragone, nel 2008 erano solo 59.000. Parliamo di una crescita del 42%.

Di queste, 11.500 si sono spostate in Germania, contro le 8.500 del 2008. Numeri confermati parallelamente e indipendentemente anche dal Centro di Scienze Sociali di Berlino che certifica l’aumento dei britannici con cittadinanza tedesca: dai 622 del 2015 siamo balzati alla cifra monstre di 7.493 nel 2017, con prospettive di ulteriore crescita.

Si stima che, in generale, gli inglesi che abbiano chiesto e ottenuto la cittadinanza in uno stato UE siano passati dai 2.106 del 2015 ai 14.678 del 2017, e pure in questo caso la tendenza sarà ad aumentare.

Ma è tra le righe delle indagini di ricerca qualitativa condotte sui cittadini britannici in Germania che hanno lasciato il Regno Unito tra il 2008 e il 2019 che si leggono dati davvero preoccupanti. Anzi, la parola giusta, forse, è melanconici.

Tra gli intervistati, infatti, oltre la metà ha dichiarato di voler prendere in considerazione la possibilità di rinunciare alla cittadinanza britannica, se dovesse diventare un requisito necessario a mantenere quella UE. Mentre il 30% ha descritto la Brexit addirittura come un fattore impattante sulla propria salute mentale.

E la salute, si sa, viene sempre prima di tutto.