Gli studenti stranieri costano allo Stato un decimo di quello che spendono

6135
AEMORGAN

Sono più i vantaggi o gli svantaggi della Brexit? Difficile dirlo con molto anticipo, ma le previsioni per gli inglesi non sono delle più rosee, soprattutto se si guarda ai dati economici. Il governo di Theresa May è infatti intenzionato a inserire delle quote di immigrati europei che potranno entrare nel Regno Unito dopo marzo 2019, includendo anche un numero massimo di studenti stranieri che potranno accedere alle università inglesi per frequentare corsi di laurea, dottorati, master e corsi di specializzazione post laurea. Ma quale sarebbe il costo di questa mossa?

Un rapporto commissionato dell’Higher Eucation Policy Institute e condotto dalla compagnia di consulenza London Economics ha finalmente dato un quadro della situazione: gli studenti stranieri, al momento, portano nelle casse dello Stato britannico 25,5 miliardi di euro (pari a poco più di 20 miliardi di sterline), ma il loro costo, per il Regno Unito, è di soli 2,5 miliardi di euro. Ridurre il numero di studenti non sembrerebbe quindi una mosse sensata in termini economici, in quanto per le casse statali britanniche si registrerebbe una perdita di oltre 17 miliardi di sterline.

Lo studio ha preso in esame 230 mila studenti stranieri e le loro spese per quanto riguarda tasse scolastiche, vitto, alloggio, libri, materiale per lo studio, intrattenimento e spese dei familiari in visita. I risultati parlano chiaro: ogni studente europeo, durante il suo percorso di studio in UK, spende circa 100 mila euro, mentre coloro che arrivano da Paesi non europei spendono circa 115 mila euro.

Tra gli studenti europei, gli italiani sono 6055, preceduti in termini di maggiori presenze solo da studenti tedeschi e francesi. La sola Londra, che attrae la maggior parte di universitari, ha un beneficio economico di 5 miliardi di sterline. Il rapporto, visto che è il primo ad avere fatto una stima dei costi-benefici della presenza di studenti stranieri in UK, sarà girato al Migration Advisory Commitee che ha il compito di consigliare il governo su cosa fare.