Brexit: Theresa May battuta, ora sarà il Parlamento a gestire il futuro dell’UK

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AEMORGAN

Pare che Theresa May continui a perdere colpi per quanto riguarda la questione Brexit. Per la prima volta nella storia inglese la Camera dei Comuni ha approvato l’emendamento che sottrae al governo il controllo del processo decisionale per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e lo mette nelle mani del Parlamento.

Il voto straordinario, avvenuto in tarda notte, ha visto l’approvazione della proposta con 329 sì e 302 no. Di conseguenza tre sottosegretari del governo si sono dimessi dopo aver votato il loro dissenso: si tratta di Richard Harrington, sottosegretario alle Attività Produttive, Alistair Bury, sottosegretario agli Esteri, e Steve Brine, sottosegretario alla Sanità.

Secondo l’emendamento approvato, domani mercoledì 27 Marzo il Parlamento terrà una serie di voti indicativi per decidere quale modello dovrà essere adottato in merito alla questione Brexit. I deputati saranno chiamati ad esprimere il proprio parere su varie opzioni: il mantenimento del mercato unico, un nuovo referendum o la cancellazione dell’uscita dell’Unione Europea.

Intanto la stampa inglese non ha potuto che constatare la condizione spinosa in cui adesso si ritrova il Primo Ministro che per domani ha convocato tutti i deputati del suo Partito Conservatore per un incontro a porte chiuse alla Camera dei Comuni. Di sicuro la May adesso ha da tenere sott’occhio due scadenze: se riuscirà a far approvare il suo accordo in Parlamento la Brexit avverrà il 22 Maggio; se invece non ci riuscirà, Londra avrà tempo fino al 12 Aprile per chiedere ulteriormente un nuovo rinvio.