Brexit, ultime notizie: per l’UE la proposta britannica non è soddisfacente

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AEMORGAN

Cattive notizie per tutti coloro che hanno a cuore la sorte del Regno Unito per quanto attiene la Brexit. Il commissario dell’Unione Europea Guenther Oettinger ha infatti comunicato di aver trovato “non soddisfacente” la proposta di accordo avanzata dal governo britannico.

Un parere condiviso anche da chi ha portato avanti le trattative, ovvero il capo negoziatore dell’Europa Michel Barnier. La rivelazione è arrivata dopo la conclusione della riunione del collegio dei commissari UE.

Barnier, nello specifico, si è detto alquanto pessimista riguardo alla possibilità di raggiungere finalmente un accordo: “Cercando di essere sinceri e obiettivi, a questo punto l’Unione Europea non è nella posizione di trovare un accordo. Tuttavia il tempo stringe: siamo a una settimana dalla riunione del Consiglio Europeo.”

Brexit: scontro sul backstop

Tra le tante questioni in gioco c’è quella riguardante il backstop, ovvero il meccanismo di protezione che eviterebbe la creazione di un confine rigido tra Irlanda e Irlanda del Nord nel caso si dovesse arrivare a un no-deal.

Barnier non ha nascosto la propria preoccupazione per la mancanza di alternative e dialogo offerti dalla controparte britannica: “Il primo ministro Johnson è stato molto chiaro nel rigettare completamente il backstop, che rappresenta un’assicurazione, una rete di protezione a cui eravamo arrivati in accordo con il governo di Theresa May. Il backstop (non può avere limitazioni temporali, né può essere condizionato a un voto unilaterale da parte delle istituzioni dell’Irlanda del Nord”.

Il parlamento britannico aveva però bocciato bocciato a larghissima maggioranza questo meccanismo, inserendo un emendamento che chiedeva nuovi negoziati con la UE. Tuttavia dall’Europa era arrivato un deciso diniego che ha portato alla presente situazione.

Brexit: il budget da pagare all’Unione Europea

L’altra questione sul tavolo è di natura venale, ma tutt’altro che secondaria. La Gran Bretagna, infatti, è costretta a pagare all’Unione Europea la propria quota del budget, anche nel caso dovesse uscire senza un accordo. Si tratta di una cifra complessiva di 39 miliardi di sterline, circa.

Lo ha ricordato con severità Oettinger deputato proprio al budget. Il Regno Unito ha infatti firmato documenti che la obbligano a contribuire di tasca propria fino al termine del 2020. Un impegno che prescinde completamente dalla sorte dei negoziati per la Brexit.

Oettinger ha affermato che “nella bozza del budget del 2020 il Regno Unito è un partner a tutti gli effetti con diritti e doveri in termini di denaro da pagare e fondi da ricevere. Se i britannici non sono preparati a pagare (si parla di un possibile buco da 10 miliardi di euro, ndR) siamo sicuri di poter successivamente recuperare il denaro, non in modo immediato”. Un ulteriore dettaglio che potrebbe far crollare ancor più velocemente la popolarità di Boris Johnson, già in caduta libera.


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