Coronavirus a Londra: metro piene per le chiusure delle stazioni

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AEMORGAN

Inizia a farsi critica la situazione della Gran Bretagna nel corso della pandemia da Coronavirus. Il bollettino dei decessi è già divenuto tragico: si parla di un totale di 422 decessi, con un improvviso e inedito picco di 87 morti nelle ultime 24 ore. Un bilancio che ha messo in ginocchio il sistema sanitario nazionale, scosso dal tragico caso dell’ospedale di Northwick in cui sono morte 21 persone.

A preoccupare gli esperti sono però i dati relativi al numero dei contagi: si parla di ottomila persone tra quelli rilevati con i tamponi, al momento, ma stime per nulla pessimiste parlano di almeno 400mila unità, con un sommerso notevole che potrebbe diffondere ulteriormente il virus.

A questo proposito a molti sembra critica lo stato in cui versano i trasporti pubblici di Londra. La città più grande della nazione, che conta quasi 9 milioni di abitanti, ha visto infatti la chiusura di 20 stazioni della metropolitana e riduzione delle corse, con conseguente affollamento dei vagoni.

La fase più critica si verifica, come prevedibile, nella classica rush hour, ovvero tra le 6.30 e le 9.30 del mattino, le ore in cui i londinesi si recano al lavoro. Il blocco totale delle attività non necessarie chiesto da Boris Johnson, infatti, non ha prodotto i risultati sperati: il suo è stato un invito e non un provvedimento ufficiale, dunque molte persone devono ancora recarsi sul posto di lavoro.

Coronavirus a Londra: trasporto pubblico ridotto

Il sindaco Sadiq Khan ha annunciato che sia la metropolitana che il trasporto pubblico su ruote seguirà una riduzione del servizio sulla falsariga degli orari in vigore durante il sabato, ma è prevista un’ulteriore rarefazione nel caso in cui la diffusione del virus si facesse più intensa.

Inoltre, il primo cittadino ha chiesto a tutti i londinesi di evitare di usare i mezzi pubblici se non per motivi di lavoro. Le risposte a questa richiesta sono state molto critiche e in alcuni casi anche feroci, dato che molte persone non hanno facoltà di scelta e devono mettere a repentaglio la propria vita.

Le immagini viste in questi giorni e i resoconti dei passeggeri contrastano però con i dati forniti da Transport for London: la società che si occupa dei mezzi pubblici della metropoli ha affermato che c’è stato un calo del 70% degli utenti della metropolitana durante la settimana, e del 40% sulla rete di bus. Inoltre lo scorso fine settimana, comparato all’anno scorso, avrebbe fatto registrare un crollo dell’80% dell’afflusso di passeggeri.