Coronavirus, gli ospedali di Londra sono già allo stremo: la situazione

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AEMORGAN

Un’esplosione di contagi da Coronavirus -13 volte i valori dei giorni scorsi- ha spinto uno degli ospedali di Londra ai limiti operativi. I letti non bastano più, e ciò ha costretto i medici a creare unità di terapia intensiva improvvisate. E non siamo ancora neppure nella fase di picco.

Cresce il numero dei contagi, e con esso inevitabilmente il numero dei pazienti affetti da Covid-19 che ha bisogno di ospedalizzazione. Il tasso raddoppia ogni tre o quattro giorni, e entro un paio di settimane l’NHS -il sistema sanitario nazionale- si ritroverà a dover gestire migliaia di persone.

I primi segni di cedimento si sono visti giovedì scorso quando il Northwick Park Hospital è stato costretto a notificare un “incidente critico”: l’esaurimento dei posti in terapia intensiva, con conseguente dirottamento dei pazienti Covid-19 in altri ospedali della città.

Stando ai carteggi ottenuti in anteprima dal Guardian e relativi al South London Adult Critical Care Network (un trust ospedaliero che include Guy’s and St Thomas’, King’s College hospital e i trust di Kingston, Lewisham e Greenwich, Epsom e St Helier), il numero di contagiati o sospetti tali da Covid-19 è aumentato di 13 volte in appena 12 giorni, dal 6 al 17 marzo.

“C’è stata un’esplosione nel numero di casi che è iniziata lo scorso weekend” ha spiegato uno specialista di degenza di rianimazione. “E arrivano sempre più casi ogni giorno. Un alto numero di pazienti […] ha bisogno di cure di livello 3,” ha aggiunto un medico. “Un trattamento che prevede la sedazione, l’intubamento e l’uso di un respiratore che fa per loro il lavoro dei polmoni mentre versano in stato di incoscienza.”

In alcuni casi, 4 su 86, neppure questo è sufficiente e si deve ricorrere ad una procedura chiamata ECMO o Ossigenazione Extracorporea a Membrana; si tratta di una procedura che draga il sangue fuori dal corpo, lo ossigena e lo reimmette in circolo sostituendo così cuore e polmoni. È tuttavia il livello più alto, invasivo e pericoloso d’intervento medico che l’NHS possa mettere in campo per salvare vite.

Per il momento, nonostante le criticità a livello di struttura, il sistema nel suo complesso tiene. Ma cosa accadrà quando le cose peggioreranno?

“È solo una questione di tempo” si legge sul quotidiano, “prima che gli ospedali di Londra esauriscano i letti in terapia intensiva e inizio a dover prendere decisioni difficili su quali pazienti dovrebbero finire in un respiratore. I medici hanno sollevato inoltre preoccupazione per la scarsità di equipaggiamento protettivo personale necessario per trattare i pazienti Covid-19, data l’elevato livello di virulenza.”

Parlando delle difficoltà registrate al Northwick Park, un manager di un altro trust ospedaliero ha espresso preoccupazione. “Dato che siamo ancora solo all’inizio dell’epidemia, questo stato di cose ci fa orrore.” Ed è ancora più sconcertante se pensiamo che sarebbe stato tutto più semplice se si fosse scelto di non nascondere la testa sotto la sabbia.