Coronavirus, anche il principe Carlo positivo al test

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AEMORGAN

È ufficiale. Carlo d’Inghilterra ha effettuato il testo, ed è risultato positivo al COVID-19: attualmente è in quarantena in Scozia con la moglie Camilla, che tuttavia è risultata negativa. E mentre i media spostano i riflettori dal figlio alla Regina, intanto nel Regno Unito monta la polemica.

All’età di 71 anni, il principe del Galles si è ammalato di Coronavirus. La conferma ufficiale è arrivata direttamente dalla residenza di Clarence House, dopo il test eseguito d’urgenza in un ospedale pubblico nell’Aberdeenshire. Per il momento non c’è ragione di preoccuparsi. “Il Principe del Galles” si legge nel comunicato stampa, “è risultato positivo al Coronavirus. Mostra sintomi lievi ma per il resto rimane in buona salute, e negli ultimi giorni lavora da casa come al solito.” Per quanto concerne Camilla, la “Duchessa di Cornovaglia è stata sottoposta a test ma non ha contratto il virus.”

I due versano in stato di auto-isolamento nella tenuta reale di Birkhall, in Scozia. La Regina Elisabetta, fanno sapere da Buckingham Palace, godrebbe invece di buona salute, e resta al Castello di Windsor assieme al Principe Filippo.

Difficile risalire all’origine del contagio, tuttavia, a causa “dell’alto numero di incontri tenuti dal Principe in funzione pubblica durante le ultime settimane.” E per fortuna che, ad una recente cerimonia di investitura di Buckingham Palace, Carlo ha salutato i presenti col Wai (o Namaste), altrimenti era auto-isolamento sicuro per metà dello stato maggiore, e pure per Pierce Brosnan, Ronnie Wood dei Rolling Stones e parecchie altre celebrità con cui il principe si era intrattenuto di recente.

In ogni caso, spiegano i medici, è probabilmente contagioso almeno dal 13 marzo scorso. Ma il problema ora è un altro.

L’opinione pubblica infatti è furiosa per la disparità di trattamento, e le difficoltà per accedere ai test. Fonti reali insistono nel confermare l’idoneità di Carlo ai requisiti per ottenere il tampone, ma è difficile crederci mentre dall’NHS si alza ogni giorno un grido di allarme. Neppure medici, infermieri e personale ospedaliero riescono a farsi testare, figuriamoci la gente comune; eppure Carlo sì, e a fronte di “sintomi lievi.”

“Stiamo entrando in un periodo di grande preoccupazione e incertezza,” ha spiegato la Regina in un recente messaggio alla nazione. Ci è stato chiesto di modificare le nostre abitudini quotidiane per un bene più grande, quello delle comunità in cui viviamo e, in particolare, per proteggere i più vulnerabili. In simili frangenti difficili, mi rammento che la storia della nostra nazione è stata forgiata dal lavoro comune delle comunità, dal perseguimento di uno scopo comune concentrando i nostri sforzi. […] Sono certa che che riusciremo nell’impresa. Potete star certi che la mia famiglia e io siamo pronti a fare la nostra parte.”