Eurish: il nuovo inglese parlato dagli europei dopo la Brexit

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AEMORGAN

La Brexit comporterà tanti cambiamenti dal punto di vista economico, sociale, delle relazioni internazionali, ma anche per quanto riguarda la lingua. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in Europa continentale si starebbe affermando una variante dell’inglese, denominata Eurish, che potrebbe diventare una vera e propria lingua una volta che il Regno Unito sarà uscito dall’Unione Europea.

In cosa consiste l’Eurish? È facilmente intuibile: l‘inglese, ormai da tempo, viene usato come lingua di comunicazione tra persone europee che non sono madrelingua inglesi, ma che hanno imparato l’idioma come seconda o terza lingua. La caratteristica principale dell’Eurish è soprattutto l’assenza di espressioni idiomatiche: ad esempio, chi usa l’espressione “When push comes to shove” per dire “Alla fine della fiera”? Allo stesso modo, sono entrati nell’uso corrente molti modi di dire non corretti grammaticalmente in inglese, ma che derivano dalla lingua di origine di chi li usa.

Cercate degli esempi? Gli svedesi utilizzano l’espressione “blue-eyed” per indicare qualcuno di ingenuo proprio perché in svedese usare quel termine ha quel significato; tanti anche i modi di dire creati dagli italiani, come “I answer to your question”, invece di “I answer your question”, o le espressioni tipicamente spagnole, come “I speak Espanish” o “I’m from Espain”.

Probabilmente, al momento in cui il Regno Unito non farà più parte dei circuiti dell’Unione Europea, gli europei continentali, anche a livello istituzionale, avranno meno modo di confrontarsi con i madrelingua inglesi e quindi è prevedibile che l’Eurish si affermi sempre di più. Il Corriere della Sera ipotizza che presto sarà necessario addirittura creare un nuovo vocabolario per “l’inglese maccheronico”, così come esistono i vocabolari con la variante per l’inglese britannico, americano e australiano.

Si affermerà veramente l’Eurish o sarà solo una moda temporanea? E nel caso diventasse una vera e propria lingua, come riusciremo a codificarla?