Dal 1 Ottobre nel Regno Unito è vietato l’utilizzo di cannucce di plastica e cotton-fioc

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AEMORGAN

Il Regno Unito ha compiuto un altro passo importante contro l’inquinamento varando una legge che vieta la distribuzione e la vendita di cannucce di plastica, bastoncini per mescolare le bevande e cotton-fioc.

Il Dipartimento per l’alimentazione, l’ambiente e gli affari rurali (DEFRA) a Maggio dello scorso anno aveva già lanciato delle misure per eliminare gradualmente questi articoli, fissando inizialmente la scadenza per Aprile 2020. Con l’improvviso scoppio della pandemia da Coronavirus, i legislatori hanno però deciso di sospendere temporaneamente il divieto soprattutto perché molti prodotti usa e getta erano diventati fondamentali per evitare contaminazioni.

A sei mesi di distanza il divieto è finalmente effettivo: dal 1 Ottobre tutti i consumatori inglesi non possono più utilizzare questi articoli in plastica, mentre i commercianti devono attenersi ad una serie di limitazioni nella loro distribuzione. Le uniche eccezioni riguardano pazienti o clienti con disabilità e che devono necessariamente usare strumenti in plastica per bere. I cotton-fioc, invece, sono ammessi solo nel campo scientifico quindi per uso medico, nelle ricerche e nelle indagini penali.

Al contrario, sono ovviamente ammesse tutte le alternative biodegradabili o riciclabili, come le cannucce in carta e in metallo o quelle a base di pasta o riso. L’obiettivo è quello di arrivare ad eliminare totalmente tutti gli strumenti in plastica non indispensabili in quanto incidono fortemente sull’inquinamento.

Basti pensare che nel Regno Unito si utilizzano ogni anno ben 4.7 miliardi di cannucce, 316 milioni di bastoncini per bevande e 1.8 miliardi di cotton-fioc. La gran parte di questi prodotti non viene smaltita correttamente e così non solo danneggia l’ambiente terrestre e marino, ma causa anche la morte di molti animali. Sono tantissimi, infatti, i delfini e le tartarughe trovati con questi oggetti infilzati nelle narici o nelle fauci, per non parlare degli esemplari che li ingoiano inavvertitamente scambiandoli per prede.