Earth Hour 2015: anche a Londra monumenti al buio per proteggere la Terra

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AEMORGAN

Sabato 28 marzo, dalle 20.30 alle 21.30. Piazzatevi un bel reminder sul vostro smartphone, se vi sta a cuore il nostro pianeta. La data e l’ora segnano una delle iniziative globali più significative lanciate negli ultimi anni: Earth Hour.

L’Ora della Terra, tanto per tradurla in italiano che però suona meno figo, è una campagna mondiale lanciata nel 2007 dal WWF: un giorno all’anno, per un’ora, tutti sono invitati a spegnere le luci. Un gesto simbolico, che vuole richiamare l’attenzione sul risparmio energetico, e sui danni causati dall’inquinamento luminoso: sia in termini ecologici (la produzione di anidride carbonica) che quelli più pratici (le stelle in cielo sono raramente visibili nelle grandi città).

L’invito è globale, quindi chiunque è invitato a partecipare, spegnendo le luci di casa. Ma naturalmente l’effetto scenico è maggiore quando le grandi città spengono le luci ai loro monumenti principali. E Londra non è da meno.

Negli anni passati la St Paul’s Cathedral, il Parlamento, la OXO Tower sulla Southbank e altri monumenti simbolo sono rimasti al buio. Persino gli enormi display pubblicitari di Piccadilly Circus per un’ora hanno smesso di accecare i passanti. E anche quest’anno nella lista troviamo nomi come la BT Tower, Harrods, il Royal Naval College, il Tower Bridge, la Southwark Cathedral, la Mansion House, il Barbican, il Gherkin, la Royal Opera House.

Naturalmente se anche dovessero aderire tutti la città non piomberebbe nel buio, perché le luci stradali rimarrebbero comunque in funzione per garantire la sicurezza del traffico e dei cittadini. Ma è un’occasione unica per scoprire Londra sotto una veste inedita: una città che fa del suo skyline notturno una delle sue attrazioni principali per un’ora all’anno scompare alla vista di tutti.

È il momento migliore per tirare fuori la macchina fotografica. O per uscire infine a riveder le stelle. Tra l’altro la poetica dantesca può tornarvi molto utile durante un appuntamento romantico coronato dalla volta stellata.

L’Earth Hour si svolse per la prima volta a Sydney nel 2007, e da allora ha ricevuto numerosi consensi. Tanto per darvi un’idea, nel 2014 hanno partecipato 163 paesi, per un totale di 7.000 città e oltre 2 miliardi di persone. Lo slogan è “together we can make the difference”.

Anche se il gesto è puramente simbolico, nell’ora in cui si svolge l’evento si registrano cali drastici nella produzione di diossido di carbonio. E questo mette in evidenza come anche spegnere un semplice interruttore possa fare bene al nostro pianeta.

Per cui, se siete di quelli che lasciano sempre la stanza vuota con la luce accesa per ore, avrete un incentivo in più per ripensare al danno che causate all’ambiente (e alla vostra bolletta). Partecipare all’Earth Hour richiede solo un piccolo gesto. In ogni caso, l’evento è corredato da varie iniziative collaterali: per scoprire cosa succede a Londra durante l’ora fatidica, potete consultare il sito inglese ufficiale del WWF.

Save the planet!