Ecco come sarebbe Londra se l’inquinamento fosse visibile: immagini sono scioccanti

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AEMORGAN

Non passa giorno senza che in un telegiornale, in un talk show o in una conferenza universitaria, non si senta parlare di inquinamento, di quanto l’aria delle nostre città stia diventando sempre più irrespirabile o di quanto questo sfruttamento incondizionato delle risorse ambientali stia determinando pesanti ripercussioni sull’ambiente.

In una celebre e divertentissima scena di uno dei suo tanti capolavori, il grande Totò, arrivato a Milano, spiegava ad un Peppino De Filippo sorpreso dalla mancata presenza della nebbia che “a Milano la nebbia c’è, ma non si vede”. Immaginate, invece, se l’inquinamento fosse perennemente visibile, percettibile (non come la nebbia di Milano raccontata da Totò); immaginate come sarebbero le più grandi metropoli del mondo se questa opprimente foschia fosse costantemente visibile.

Ecco, è proprio quello che una ricerca ha provato a fare: utilizzando i dati dell’Air Quality Index sono state create immagini che mostrano come alcune fra le metropoli più grandi al mondo apparirebbero all’occhio umano, se l’inquinamento fosse visibile, in qualche modo percettibile.

Venendo a Londra, secondo l’Air Quality Index, il livello di inquinamento della capitale inglese si aggira intorno a 25, che in una scala di valori classifica la capitale inglese a metà strada tra il buono e il moderato. Tuttavia, stima il Guardian, a Londra l’inquinamento invisibile uccide fino a 9.000 persone all’anno. E pensare che a Delhi, il livello di inquinamento è risultato essere addirittura dieci volte superiore a quello di Londra, con un punteggio AQI di 223. L’immagine creata da Select Car Leasing, d’altronde, dice più di mille parole, mostrando la gravità dei livelli di inquinamento raggiunto della città indiana. Secondo uno studio pubblicato su Lancet Planetary Health, l’aria tossica dell’India ha ucciso circa 1,24 milioni di persone solo nel 2017.

ECCO UNA SERIE DI IMMAGINI DI ALCUNE FRA LE MAGGIORI METROPOLI AL MONDO

L’anno scorso, una ricerca dell’Università di Chicago ha rivelato che l’inquinamento atmosferico può ridurre l’aspettativa di vita media di poco meno di due anni. Si è scoperto, infatti, che la persona media nel mondo sta perdendo 1,8 anni in termini di aspettativa di vita, proprio a seguito degli agenti inquinanti che vengono respirati quotidianamente e che violano le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ma come si stanno muovendo le grandi metropoli per far fronte a questo che appare come un fenomeno inarrestabile? L’amministrazione comunale di Londra, guidata dal sindaco Sadiq Khan, ha lanciato la rete Breathe London, che utilizza sensori di monitoraggio al fine di costruire un quadro della qualità dell’aria in tutta la capitale.

Attraverso la collaborazione con l’Environmental Defense Fund Europe e Google Earth Outreach – che fisserà sensori mobili a due delle sue auto Street View – le informazioni sulla qualità dell’aria saranno raccolte e pubblicate su una mappa online. La mappa sarà quindi resa pubblica sul sito web di Breathe London, e mostrerà ai londinesi le condizioni dell’aria che respirano in ogni luogo, fornendo anche previsioni di inquinamento per le ore e i giorni a venire.

Insomma, un piccolo passo che spingerà tutti ad essere un po’ più consapevoli e magari, perché no, a cambiare poco alla volta piccole cattive abitudini che incidono negativamente sulla qualità dell’aria che tutti i giorni respiriamo.