Effetto Brexit, ecco tutti i paesi che sentiranno la mancanza di Londra nella UE

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AEMORGAN

Contrariamente al comune sentire, e a quanto si sarebbe ragionevolmente potuto immaginare dopo il voto sulla Brexit, il Regno Unito costituiva un eccellente partner in seno alla Commissione Europea, apprezzato da tutti gli Stati membri per la qualità del dialogo che intavolava e sopratutto per le grandi capacità di concertazione, mediazione ed equilibrio. Ecco perché nella UE si sentirà la mancanza di Londra.

Ogni volta che ci sarà da prendere una decisione importante, le cose andranno diversamente che in passato. Fino ad oggi, infatti, il Regno Unito aveva usato il proprio peso per contrastare l’asse franco-tedesco e trovare punti d’incontro più armonici. È accaduto ad esempio quando Parigi e Berlino si erano messe in testa di modificare l’ottima politica antitrust europea per portare alla creazione di grandi imprese che possano competere a livello mondiale coi colossi americani e cinesi.

A riguardo, il primo ministro danese Lars Lokke Rasmussen -contrario al progetto- ha recentemente dichiarato: “È solo una delle tante ragioni per cui sentiremo la mancanza dell’Inghilterra al tavolo delle trattative. Le pressioni della Francia su questa prospettiva non sono nuove, ma l’Inghilterra era sempre all’angolo opposto; poi arrivava la Germania e si raggiungeva un accordo. Abbiamo decisamente bisogno di voci più liberali all’interno dell’aula.”

Ed è anche qui -cioè nel ruolo un po’ sottovalutato del Regno Unito- che si gioca il futuro dell’Unione. Uno studio molto noto sul cosiddetto Network Capital (la capacità di creare legami), condotto da Daniel Naurin e Rutger Lindahl dell’università di Göteborg in Svezia, rivela infatti che Londra era tra gli Stati più attivi e apprezzati nei processi mediatori.

In pratica, è stato chiesto ad un gran numero di funzionari UE con “quale Stato membro cooperassero più spesso nel gruppo di lavoro al fine di sviluppare una posizione condivisa.” Il risultato è interessante e inaspettato. Nel 2003 e nel 2009 il Regno Unito si è guadagnato addirittura la prima posizione, e nel 2009 la seconda, tallonando la Germania.

Detta in altri termini, il Regno Unito è il paese con cui collaboravamo tutti di più. A scartabellare i numeri, si scopre infatti che la capacità di creare reti di relazione (il cosiddetto networking) dell’Inghilterra è lo stesso della Germania, e appena al di sotto di quello parigino. Ciò spiega perché, alla luce della Brexit, la Danimarca ha visto un calo importante dell’euroscetticismo nel paese, e per quale motivo ragiona sull’ipotesi di aderire più strettamente alla UE, moneta unica inclusa. Il vuoto inglese non sarà facile da colmare.