Emergenza Coronavirus: a Londra italiani derisi perché adottano le giuste precauzioni

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AEMORGAN

L’emergenza Coronavirus ormai dilaga in tutto il mondo, ma il Regno Unito continua a non adottare le giuste misure precauzionali. Tutto merito della strategia poco condivisibile di Boris Johnson che punta al contagio diffuso di oltre il 60% dei britannici con lo scopo di immunizzare al più presto la popolazione.

Sono in molti a mettere ormai in dubbio questa decisione del governo, soprattutto gli italiani che si trovano nel Regno Unito e che hanno testimonianze dirette dai loro connazionali in patria circa il pericolo a cui si è esposti in questo momento.

Sono tanti i ragazzi espatriati a Londra, per studio o per lavoro, che negli ultimi giorni stanno lanciando messaggi allarmanti sulla superficialità degli inglesi in merito ad una situazione così allarmante. Giulia B., una studentessa di 22 anni, ne ha portato un chiaro esempio: “La situazione qui a Londra è ridicola. Non condividendo le decisioni prese da questo governo e volendo prendere delle precauzioni per noi stessi e per il prossimo, io e i miei coinquilini abbiamo deciso di fare auto-isolamento ormai già da una settimana. Oggi, per forza di cose, siamo uscite in due per fare una spesa. Al supermercato la situazione è questa: nessuna distanza di sicurezza, neanche l’ombra della minima preoccupazione“.

Come se non bastasse, la ragazza ha raccontato di come gli inglesi deridono le persone che adottano misure precauzionali: “Le strade sono piene di gente e nessuno porta la mascherina, non solo, noi che la indossiamo veniamo guardate male e prese in giro. Un uomo in bicicletta ci ha urlato ‘tanto il coronavirus ve lo prendete’, un altro ha abbassato il finestrino al semaforo, mi ha allungato una boccetta e mi ha detto ‘vuoi anche un po’ di disinfettante?’ “.

Insomma, si tratta di una situazione davvero surreale in cui agli assurdi provvedimenti delle autorità si aggiunge uno scarso senso civico, così come affermato da Giulia: “Tutto ciò che chiediamo è solo una maggiore attenzione e che ci si venga in contro l’un l’altro. Perlomeno per un banale senso civico che sembra invece scarseggiare ovunque si vada. Quello che invece succede è questo: farmacie svaligiate per mascherine che poi non indossa nessuno, scaffali vuoti e poi tutti in giro. La verità è che dovrebbero accaparrare anche un po’ di buon senso, non solo pasta e carta igienica“.