I londinesi lavorano molte più ore rispetto ai loro connazionali: ecco perchè!

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AEMORGAN

Rispetto ai loro connazionali, i londinesi lavorano molte più ore, tanto da trascorrere ben tre settimane in più sul posto di lavoro durante l’intero anno. Questi dati arrivano dal “The Office for National Statistics“, il più grande ente indipendente della Gran Bretagna che produce statistiche ufficiali inerenti all’economia, alla popolazione e alla società sia a livello nazionale che a livello regionale e locale.

Secondo i dati la settimana lavorativa media in tutto il Regno Unito è di 31 ore, mentre solo Londra si distingue per un totale di 33 ore lavorative settimanali. Facendo un calcolo su un anno intero, si arriva così a 100 ore extra che equivalgono circa a tre settimane in più che i londinesi trascorrono sul posto di lavoro. Da cosa è causata questa disparità?

A spiegarlo è Ronald McQuaid, professore che si occupa di materie inerenti al lavoro e allo sviluppo economico all’Università di Stirling. Secondo McQuaid, le cause di questa differenza sono da ricercare in aspetti demografici ed economici che caratterizzano la capitale inglese tra cui l’alta presenza di cittadini giovani, l’elevato costo della vita e la concentrazione di lavori qualificati.

Intervistato dalla BBC, il professore ha analizzato questi fattori dando un quadro della situazione attuale nella capitale:

“In alcuni settori, come in quelli finanziari, di solito si lavora più ore e a Londra c’è un’alta concentrazione di questi servizi. Inoltre i lavoratori giovani sono più propensi a lavorare a lungo, soprattutto se vivono in una zona costosa della città”.

Anche la diversa tipologia di contratti incide, ovviamente, sulla quantità delle ore lavorative. Secondo i dati dell’ONS a Londra e nell’Irlanda del Nord le ore settimanali di lavoro sono maggiori anche perchè c’è un numero molto più alto di lavoratori a tempo pieno, a differenza di regioni come quella dello Yorkshire and the Humber dove la settimana lavorativa è più ristretta a causa dell’alto tasso di contratti part-time.

Infine, un altro fattore da tenere in considerazione è sicuramente il tempo impiegato per raggiungere il posto di lavoro. Secondo uno studio del 2012, i londinesi sono tra i lavoratori pendolari che affrontano i viaggi più lunghi per andare a lavorare, tanto da impiegare in media ben 75 minuti al giorno. I pendolari si vedono così costretti a lavorare più ore per compensare il costo del viaggio che non è ovviamente conteggiato in busta paga.