In un recente studio Londra è risultata essere una delle città più inquinate del mondo. Nessuna sorpresa, sappiamo che si tratta di una questione che viene dibattuta da lungo tempo. Ma sono i dati che fanno impressione: su 13 capitali prese in considerazione non solo risulta essere la terza (dopo Mosca e Roma), ma anche quella con i trasporti pubblici più costosi e il maggior numero di incidenti per i ciclisti.
Per non parlare del numero di morti accertate per inquinamento: 9.000 ogni anno, su un totale di 43.ooo in tutto il Regno Unito, che condivide questo problema. Quando non si tratta di morti, l’inquinamento può comunque causare danni a lungo termine come asma, malattie respiratorie o problemi cardiovascolari già a partire dalla più tenera età.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan sta perciò considerando l’idea di proporre giornate libere dalle automobili per ridurre i livelli di inquinamento a Londra. Un piano che, se approvato, potrà essere attivo già nel 2019. Si comincerebbe con giornate separate per ogni singolo borough, per poi arrivare a istituire alcuni giorni all’anno dove l’intera città sia off-limits per le auto.
La riduzione dell’inquinamento è sempre stata uno dei punti principali del programma di Khan, che ha puntato sull’incremento del trasporto pubblico, l’aumento dei bus ecologici, lo sviluppo delle piste ciclabili e progetti come l’intera pedonalizzazione di Oxford Street (ancora lungi dall’essere completata e senza un termine sicuro).
Ma Khan è stato anche criticato per altri progetti, come l’approvazione del nuovo tunnel sotto il Tamigi Silvertown, che secondo il Green Party contribuirebbe all’aumento dell’inquinamento. Molti esponenti partitici sembrano infatti approvare l’idea di Khan sui giorni car-free, ma sostengono che vadano implementati all’interno di una strategia più ampia volta a constrastare l’inquinamento londinese.
Nei prossimi giorni si terrà un meeting alla City Hall che delinei proprio una strategia di questo tipo.
