Khan vieta le pubblicità che mostrano corpi perfetti sui mezzi pubblici: “umiliano le donne”

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AEMORGAN

Dite la verità: quanti di voi passano le pause pranzo in palestra, sul tapis roulant a cercare di bruciare quelle calorie di troppo assimilate durante la stagione invernale, con l’obiettivo di arrivare in forma all’ imminente prova costume? E quanti, invece, hanno la fissa del corpo perfetto senza un filo di grasso, niente cellulite, pettorali e addominali scolpiti, per apparire “come quelli della pubblicità” ovvero come i modelli e le modelle che (molto spesso anche grazie all’aiuto dei programmi di fotoritocco) appaiono con dei fisici letteralmente inarrivabili? Poi ci sono quegli altri, quelli che, sì, vanno in palestra, mangiano poco e sano, contano le calorie, vivono di privazioni continue, si concedono la pizza una volta al mese (e il giorno dopo vanno a correre per cercare di smaltirla), ma proprio non ce la fanno a diventare belli e fighi come “loro”, quelli che tutti i giorni vedono nei cartelloni delle pubblicità dei costumi sui mezzi pubblici o nelle stazioni metro e che per questo si sentono umiliati.

A qualunque categoria di queste appena elencate, voi apparteniate, sappiate che da oggi, a Londra saranno vietate sui mezzi pubblici, tutte le pubblicità che mettono in mostra fisici, belli, atletici e inarrivabili di modelli e modelle. Il motivo? Creano senso di frustrazione, l’ossessione di un corpo perfetto, umiliando -di fatto- chi non ce l’ ha. Lo ha deciso il sindaco Sadiq Khan forte di una protesta che si era tenuta lo scorso anno con migliaia di donne che manifestavano contro una pubblicità da loro considerata “sessista” con una modella dalle curve mozzafiato e la scritta “Are You Beach Body Ready?” (“Hai un corpo pronto per l’estate?”).

Una scelta, questa, che ha fatto molto discutere: “da padre di due ragazze adolescenti -ha detto Khan- sono estremamente preoccupato che questo tipo di pubblicità, possa umiliare quelle persone, e in particolare le donne, facendole vergognare del proprio corpo. Era tempo di finirla”. In una sua intervista all’Indipendent, inoltre, il primo cittadino della City ha aggiunto: “Nessuno dovrebbe sentirsi sotto pressione mentre viaggia sui mezzi pubblici, perché è circondato da aspettative irreali sul proprio corpo. Il mio è un messaggio chiaro rivolto all’industria della pubblicità su questi temi”.

Ma sono in molti, tra i detrattori, quelli hanno colto la palla al balzo per attaccare il primo sindaco musulmano di Londra: “Vuole mettere il burqa alle modelle in bikini?”; “Londra è già pronta per la sharia?” e così via.

Si tratta di censura? Secondo molti si, tra questi anche il fotografo italiano Oliviero Toscani che a Repubblica.it ha dichiarato: “Questa è censura, razzismo punto e basta. E’ negare la realtà: esistono le persone bellissime, la perfezione estetica è un concetto che cambia nei secoli.  Nasconderle,  vietare la loro immagine è negare una parte del mondo, servirà solo a renderli più desiderabili. Le censure sono tutte sbagliate, è una sconfitta. Allora che facciamo: cancelliamo la cappella Sistina perché gli uomini di Michelangelo sono troppo belli rispetto a noi?” Un tema che ha acceso il dibattito e che sicuramente farà ancora parlare. Voi cosa ne pensate?