London Living Rent Scheme: il piano di Sadiq Khan per rendere accessibili gli affitti a Londra

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AEMORGAN

Il neo-sindaco Londinese Sadiq Khan sembra essersi dato parecchio da fare dal giorno del suo insediamento ad oggi: Night Tube già operativa su Victoria e Central line e in apertura su Jubilee, Piccadilly e Northern, Hopper Ticket per viaggiare al costo di un solo transito anche cambiando autobus più volte all’interno di un’ora e istituzione di un Night Czar che si occupi specificamente di tutto ciò che riguarda la vita notturna a Londra. E adesso eccolo che si lancia a gamba tesa nel cercare di sconfiggere il noto caro-affitti della città.

Il sindaco ha difatti lanciato un piano, il London Living Rent Scheme, per rendere il costo degli affitti su Londra accessibile alle famiglie con un reddito basso o medio basso. In pratica verrà istituito uno schema nel quale, se vi si rientra, si avrà la possibilità di affittare casa in uno dei vari borough di Londra ad un terzo del reddito medio locale. Per essere idonei e rientrare nello schema bisognerà avere un’entrata annua per nucleo familiare tra le 35.000 e le 45.000 sterline, il che significa un’entrata di almeno 17.500 sterline a testa.

Lo schema permetterà di affittare una casa di due stanze che mediamente costerebbe circa 1.450 sterline, a un prezzo inferiore alle 1000 sterline, ma si può giungere addirittura ad un irrisorio affitto di 700 sterline in determinate zone in via di sviluppo. Questo permetterà agli affittuari di risparmiare moltissimo denaro l’anno e di riuscire a pagare con maggiore facilità la tediosa caparra che a Londra può arrivare anche ad essere di due mesi, cifra che su affitti di 1.400/1.600 sterline comincia ad essere consistente.

Sul sito di supporto alle elezioni del sindaco, Sadiq Khan For London, si legge che l’obiettivo dello stesso Khan è di rendere almeno il 50 percento delle case di Londra accessibili in termini di costi e di far sì che cessi la scandalosa pratica di vendita in blocco di stabili di nuovo sviluppo a compagnie estere. I lotti di terreno necessari a un tale sviluppo edilizio saranno probabilmente acquisiti da organi pubblici come la Tfl (Transport For London) ma sul tema non ci sono ancora dati certi. Il sindaco ha annunciato anche la creazione di agenzie immobiliari ad-hoc per lo schema, che promuovano contratti di una certa durata e addirittura la realizzazione di un registro dei padroni di casa con tanto di nome e cognome pubblici in modo da renderne nota la reputazione, positiva o negativa che sia.

In molti hanno accolto con enorme positività il piano di Sadiq, supportandolo totalmente, come il nuovo sindaco di Hackney, Phil Glanville, il quale ha immediatamente comunicato che Hackney sarà il primo quartiere a costruire 500 alloggi per il London Living Scheme. Altri sono più scettici e si domandano dove saranno costruiti i nuovi alloggi, dal momento che non c’è certezza sulla disponibilità dei lotti di terreno.

Ad ogni modo, la proposta di Khan sembra unica nel suo genere e mira a risolvere definitivamente la crisi abitativa di Londra, cercando di garantire un minimo di living standard che possa assicurare a tutti un tetto decente sulla testa e un posto che si possa effettivamente definire: casa.