Piccadilly Circus, spente le insegne luminose per quasi tutto il 2017: ecco perché

33876
AEMORGAN

Una delle piazze più famose di Londra è senz’altro Piccadilly Circus: potete immaginarla senza le luci e i colori emanati dai mega schermi proiettanti pubblicità? Purtroppo, per un po’ di tempo, dovremo abituarci a vedere Piccadilly senza l’iconica facciata ricoperta di schermi.

Il motivo? I sei schermi attuali saranno rimpiazzati con uno gigantesco dalla risoluzione ultra high. Per completare quest’operazione, tuttavia, gli schermi dovranno essere spenti a gennaio 2017 e il nuovo schermo entrerà in funzione a ottobre 2017. È la prima volta dal 1949 che le iconiche luci vengono spente per così tanto tempo: le insegne, che esistono dai primi del ‘900 , furono spente durante tutta la Seconda Guerra Mondiale (furono nuovamente accese nel 1949) e poi solamente in alcune occasioni speciali, come il funerale di Winston Churchill, di Lady Diana e per il WWF Earth Hour.

In questo periodo di tempo, gli schermi luminosi saranno sostituiti da un banner statico che porterà i nomi dei vari marchi che hanno collaborato alla sostituzione degli attuali impianti luminosi. Il nuovo schermo, illuminato a LED, avrà la più alta risoluzione mai applicata fino ad ora per schermi di quella grandezza e sarà affittato per 30 milioni di sterline all’anno (gli attuali schermi venivano acquistati dai vari brand per 4 milioni di sterline l’anno).

Inoltre, Coca-Cola, che mantiene da più tempo l’insegna luminosa a Piccadilly Circus (dal 1954), ha dichiarato che il nuovo schermo sarà interattivo e potrà trasmettere messaggi in tempo reale e creare contenuti per interagire con clienti e passanti, come video live e dirette con informazioni di vario tipo, dal meteo al traffico, dai risultati sportivi alle informazioni finanziarie.

Tim Bleakley, CEO di Ocean Outdoor, che organizza le pubblicità sugli schermi, ha detto che la nuova struttura “proteggerà” l’eredità di Piccadilly Circus, assicurando allo stesso tempo che essa rimanga una prova tangibile della “reputazione mondiale che Londra ha nell’innovazione e invenzione”.