Sadiq Khan lancia i bagni di genere neutro a Londra per combattere le diversità di genere

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AEMORGAN

A Londra arrivano i bagni di genere neutro. E ovviamente fanno discutere. A prendere questa decisione è il sindaco Sadiq Khan, che ne nel corso del suo mandato ha preso più volte decisioni forti che hanno scosso l’opinione pubblica. E non solo nella city. L’ultima è quella di togliere dal Palazzo Municipale i bagni femminili e le docce per introdurre le cosiddette toilette di genere neutro.

L’amministrazione comunale ha reso pubblica questa scelta in una nota, in cui si spiega che tutto è stato fatto per garantire le esigenze anche di transessuali e transgender. E in generale per venire incontro a tutte quelle persone che non si identificano nei classici generi maschile e femminile e potrebbero sentirsi discriminati, non tutelati, in imbarazzo a entrare in un bagno o in un altro.

Al momento la decisione è stata presa dal sindaco di Londra, che mostra interesse a candidarsi anche alle prossime elezioni, solo per la sede del comune di Londra. Ma non è detto che in futuro altri edifici pubblici della capitale possano seguire l’esempio. E lo stesso potrebbero fare attività private e magari commerciali.

Ruth Hunt, dell’associazione Stonewall che si batte per i diritti della comunità LGBT in Inghilterra, si è detto soddisfatto di questa piccola, ma grande svolta. I bagni di genere neutro sono una soluzione pratica ed efficace. Non solo per risolvere un problema che, effettivamente, alcune persone potrebbero avere nel momento di scegliere in quale toilette entrare, ma anche come apertura e accettazione di tutte queste persone.

I bagni unisex sono la svolta per cominciare a garantire i pari diritti alle comunità LGBT? La stampa nazionale solleva qualche dubbio, in riferimento proprio alle donne che utilizzerebbero gli stessi bagni e potrebbero sentirsi discriminate o poco al sicuro. Pare, infatti, che la maggior parte delle molestie e aggressioni avvenute nelle piscine del Regno Unito hanno avuto luogo proprio in quei locali in cui non vi era una separazione di genere, almeno secondo. Sarà il tempo a dirci se le preoccupazioni sono dunque motivate o sono semplicemente frutto di retrogradi pregiudizi.